Inserita in Politica il 11/10/2023
da Massimo Piccolo
Terrorismo, la Povertà e…Ipazia.
La drammatica vicenda israelo-palestinese di questi giorni: non è facilmente sintetizzabile. Sarebbe come voler sintetizzare in poche righe, secoli di storia.
Comunque sia, la narrativa ufficiale del mainstream è (come al solito) a senso unico (tranne timide eccezioni) e priva di sostanza, ma ricca di frasi fatte e supercazzole varie, tipo, per esempio: “Bisogna condannare Hamas per l’attacco ad Israele”.
Ma scusate, c’è qualcuno sano di mente che dice il contrario? Non credo proprio. Ci si lava coscienza con questa affermazione lapalissiana, e poi? Che cosa cambia nei fatti? Nulla. Assolutamente nulla.
Il problema è che nessuno degli interpellati (a mia conoscenza) spiega cos’è Hamas, nonché le origini del conflitto arabo-israeliano. Meno che mai una soluzione praticabile immediata.
Come disse il generale De Gaulle, rispondendo ad un simpatizzante che gli aveva esclamato da vicino: “Mio generale, morte ai cretini". "Caro amico, il suo programma è troppo ambizioso". Invero, c’é anche la versione, ripetuta a pappagallo: ”Morte agli imbecilli! Vasto programma”. Appunto.
Dicevo degli annosi motivi per cui si è arrivati a questo punto nel conflitto in esame.
Il 17 novembre del 2020, nell’altra testata ricompresa da questo editore (dove scrivevo prima), “www.quotidianosociale.it”, scrissi un articolo che riguardava la questione in esame. In particolare vi erano stati molti attentati in Europa, ecc...
In tre anni, le cose non solo non sono cambiate, ma, se possibile, sono peggiorate. Mi permetto riportare di seguito detto articolo. Il lettore lo potrà leggere, con il corredo delle foto (anche storiche), cliccando nel link che riporto qui di seguito, e che certamente è più comodamente leggibile (con caratteri più grandi).
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Questo è l´articolo di cui sopra. Che riporto testualmente.
"Dopo aver letto, in questo giornale, l’articolo-intervista al politologo francese, Alexandre Del Valle, da parte della nostra ottima e preziosa Cinzia Testa, mi sono venute in mente due cose: la prima, Monaco “72, le olimpiadi estive della Germania Ovest (all’epoca); l’altra, la consonanza della Religione Cristiana e della Religione Musulmana in tema di povertà. Ma andiamo per ordine.
Le Olimpiadi dell’estate del 1972, come ricorderanno quelli che anagraficamente hanno parecchi lustri furono funestate da un commando dell’organizzazione terroristica palestinese “Settembre Nero”, che irruppe negli alloggi destinati agli atleti israeliani del villaggio olimpico, e, tanto per gradire, uccisero i primi due atleti che opposero resistenza. Tranquilli non ho intenzione di rifare la cronaca dell’epoca. Diciamo che, alla fine di febbrili trattative, quasi tutti i terroristi furono uccisi.
Se non ricordo male, quello fu il primo “marketing” terroristico (per usare un termine di Del Valle), per imporre al mondo la comunicazione mass mediatica dell’esistenza di questa organizzazione: “Settembre nero”. Ma, più in particolare: “il problema” Palestina.
In verità, il messaggio che volevano mandare, era che esisteva un conflitto israelo palestinese, che non accennava a risolversi, ma anzi ad accentuarsi, nel silenzio del mondo, soprattutto quello Occidentale. In merito, per chi volesse approfondire l’argomento, un libro di molti anni fa (non so se si trova ancora in giro) che illustra, con spirito critico/storico, la genesi del conflitto, che risale ai primi anni del 1900.
Quando la Palestina era una terra britannica (1915/17), e successivamente mandataria dell’Onu (“all’epoca Società delle Nazioni”, 1922), per la definizione delle problematiche inerenti la convivenza tra ebrei e palestinesi in terra di Palestina.
Il libro? “Alle radici del conflitto arabo-israeliano”, della scrittrice francese Viviane Forrester (2005 – ed. Ponte alle grazie -). Ma, dicevamo… perché mi è venuto in mente Monaco? Semplice: avete presente quando nessuno ti ascolta? E allora per farti ascoltare devi fare succedere qualcosa di eclatante? Ecco, è quello che fece “Settembre nero” con l’irruzione alle olimpiadi del “72.
Certamente un accadimento drammatico. Ma che fece così conoscere al mondo intero, l’esistenza del problema. Tralascio la spiegazione ufficiale che dice che siccome alle olimpiadi non volessero una rappresentanza palestinese, allora loro…ci andarono lo stesso. Sotto forma terroristica. Ai nostri giorni, è quello che esattamente, sempre a modestissimo mio avviso, sta accadendo con gli attacchi terroristici in Europa. Gli attentatori prendono due piccioni con una fava. In quanto gli attentati, oltre che portare dolore e morte, come accade nei paesi di provenienza fisica e/o ideologica (nel Medio Oriente c’e’ l’imbarazzo della scelta: la Siria per tutti);
contemporaneamente si impongono all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale, facendo riflettere i cittadini del mondo occidentale (quelli che ancora hanno uno spirito critico cristallino) sul perché di questi attentati, e quindi spingendo i più intellettualmente “volenterosi”, ad approfondire e cercare di capire da dove arriva e soprattutto quali sono le origini di questa deriva terroristica/religiosa. L’altra cosa che mi è venuta in mente, e la consonanza tra la Religione Cristiana e la Religione Musulmana, per come trattano le tematiche dei poveri.
Mi sono sempre chiesto, come mai molte persone del mondo arabo (in senso lato) si convertono o aderiscono alla Religione Musulmana. Ebbene, a questa domanda rispose, parecchi anni fa, un intervistato, in una trasmissione di Rai3, “Linea tre” (metà anni Novanta), condotta da Lucia Annunziata. La quale fece questa domanda (che avevo in mente io) all’intervistato, non ricordo chi fosse, ma credo un giornalista inviato in Medio Oriente. Ricordo che era il periodo che in Egitto sparavano ai bus di turisti e quindi il turismo crollo’. La domanda che si facevano tutti era (sintetizzo): ma come mai fanno così? I turisti portano valuta pregiata, ecc…
L’interlocutore della Annunziata, spiego’ che in Egitto, c’era una corruzione diffusa che faceva sì che gli introiti del turismo non venissero redistribuiti alle classi povere, cosìcchè, frange popolari musulmane, avevano deciso di interrompere il flusso di denaro che proveniva dal turismo. Tanto, sarebbero andato (il denaro) alle classi dirigenti egiziane corrotte. All’epoca “governava” Hosni Mubarak, che ancora non era lo zio di Ruby… Ma questa è un’altra storia…
Dicevo della conversione alla religione musulmana. Ebbene, il giornalista di cui sopra, dopo avere spiegato il meccanismo dell’affossamento del turismo, per le motivazioni che ho riportato sopra, entrò nel merito, illustrando il meccanismo più frequente di fidelizzazione delle masse arabe di poveri, alla religione musulmana. Questo era il cuore del problema (diciamo).
Spiegava il giornalista, che se tu vivi (p.es.) in Egitto, e non hai nulla, lo Stato non ti tutela, non hai Welfare. Insomma lo Stato sociale è solo una parola, anzi due. E se viene uno che comincia a prendersi cura di te, ti dà assistenza medica, ti dà magari un lavoro, ecc…, insomma si occupa del tuo stato sociale, e ti chiede “solamente” di frequentare la Moschea (che, oltre ad essere un luogo di preghiera, per i musulmani è un centro di aggregazione sociale), di pregare e recitare il Corano con gli altri “fratelli”, di rispettare tutti i fratelli musulmani: tu che fai? Lo schizzinoso? No.
Cominci ad obbedire al capo della moschea, e non te ne frega nulla. Quello ti dà da mangiare e si prende cura di te. Che vuoi di più dalla vita. In un paese dove non sai se sopravvivrai alla fame, per svegliarti l’indomani: quello può dire pure che l’asino vola, e tu gli darai ragione.
Ed ecco che, magicamente, masse di poveri si avvicinano alla religione musulmana. In tutte le sue varie correnti interpretative (Sunniti, Sciiti, ecc…). E quelli (le nuove leve), sono disposti a tutto, e obbediscono al capo moschea. Sono disposti anche a credere alle famose 100 (1.000 o 100.000, non cambia) vergini che troverai nel Paradiso, se morirai da martire e ti farai ammazzare in un attentato contro il Potere Costituito che ti teneva nella povertà.
Per quanto concerne la consonanza, da ciò che ho riportato sopra e la religione cristiana, c’e’ tutto riportato plasticamente in un bellissimo film del 2009, “Agora”, che narra la vita di Ipazia. Matematica, astronoma e filosofa greca-alessandrina, vissuta alla fine del 4° sec. D.C. (se non trovate il film, potrete facilmente trovare sue notizie sul web).
In sostanza se tu sfami qualcuno che non ha nulla, ossia ti occuperai dei suoi bisogni, quello ti seguirà ovunque, e ti obbedirà ciecamente. Mi fermo qui. Non vorrei essere frainteso.
Questa è storia, non è un’opinione".
(Massimo Piccolo)
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