Inserita in Cronaca il 04/04/2019
da Direttore
LO ´SCANDALO´ DEL PROGETTO CASA CIRCONDARIALE BICOCCA-CATANIA DI CUI SI SONO PERSE LE TRACCE
“Se fosse vera la notizia, che circola con insistenza da qualche tempo, dell’inspiegabile blocco del progetto per la costruzione della Casa Circondariale di Bicocca-Catania, con un finanziamento di 27 milioni di euro, saremmo di fronte ad un nuovo autentico scandalo che colpisce la già gravissima emergenza del sistema penitenziario italiano”. L’allarme è lanciato dal segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria S.PP. Aldo Di Giacomo sottolineando obiettivi e caratteristiche del progetto di cui – dice – “si sono perse le tracce”.
Intanto – riferisce Di Giacomo - il nuovo istituto penitenziario prevede 450 posti, un numero importante tenendo conto l’alto indice di sovraffollamento di tutte le carceri specie siciliane e consentirebbe di applicare la norma della detenzione nella regione di origine. Il progetto del penitenziario è stato redatto tenendo conto di tutte le direttive del “Piano carceri”: penitenziari a indice di sicurezza attenuato “leggeri”; penitenziari concepiti in modo tale da impegnare nella vigilanza il minor numero possibile di agenti di Polizia Penitenziaria; penitenziari dotati di spazi trattamentali nel rispetto del Regolamento 230/2000; penitenziari con costi di costruzione, di gestione e manutenzione contenuti al massimo rispetto a quelli delle realizzazioni del passato; penitenziari eco-compatibili. Inoltre, all’esterno del muro di cinta è previsto un edificio destinato ad ospitare le detenute con figli minori, così come previsto dalla normativa a tutela del minore (legge 21 aprile 2011, n. 62).
È uno spazio protetto e con caratteristiche riconducibili al normale ambiente familiare. L’edificio è costituito da tre appartamenti in grado di ospitare complessivamente dodici detenute con i loro figli. Gli appartamenti sono dotati di aree giochi per i piccoli (interne ed esterne), camere da letto, cucina, soggiorno e servizi.
Per il segretario del S.PP. “come dimostrano ritardi, inadeguatezze, sottovalutazioni da parte dell’Amministrazione Penitenziaria non si è in grado nemmeno di gestire l’ordinaria amministrazione che in questo caso scandaloso riguarda semplicemente l’iter burocratico-normativo-tecnico per la realizzazione di un importante progetto in grado di migliorare l’attuale dotazione carceraria caratterizzata da istituti di pena che hanno sino ad un secolo di vita. Per noi che ci battiamo a tutela della piena dignità di detenuti e personale di Polizia Penitenziaria in queste condizioni è sempre più difficile fare sindacato ed ottenere l’attenzione dovuta”.
Di Giacomo annuncia che interesserà della questione Ministero, DAP, Prefetto di Catania e rappresentanze istituzionali della Sicilia con la proposta di tenere una Conferenza di Servizio sul progetto Casa Circondariale di Bicocca-Catania, con l’obiettivo di individuare ogni forma di responsabilità da rimuovere con speditezza.
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