Inserita in Cronaca il 05/01/2019
da Direttore
Studiare Piersanti Mattarella nelle scuole- Commemorazione
CITTÀ DI CASTELLAMMARE DEL GOLFO Commemorazione a 39 anni dall´assassinio di Piersanti Mattarella, il presidente della Regione nato e sepolto a Castellammare La celebrazione, in ricordo del fratello dell´attuale Presidente della Repubblica, con una messa nella chiesa Madre e la deposizione di una corona di fiori al cimitero Il sindaco: "Studiare nelle scuole la politica, le idee, il percorso di riscatto dalla mafia tracciato da Piersanti"
«La politica, le azioni, le idee, il percorso di riscatto contro la mafia ed ogni forma di illegalità tracciato da Piersanti devono essere studiati nelle scuole. E´ il progetto sul quale sta lavorando questa amministrazione comunale e che si concluderà il 6 gennaio del 2020 nel quarantennale della morte, perché l´esempio del nostro concittadino Piersanti possa essere compreso a fondo dalle nuove generazioni». Il sindaco Nicola Rizzo ricorda Piersanti Mattarella nato a Castellammare del Golfo nel 1935 ed ucciso a Palermo il 6 gennaio del 1980, quando era presidente della Regione siciliana. A 39 anni dal giorno dell´assassinio a Palermo, l´amministrazione comunale commemorerà Piersanti con una messa in memoria che sarà celebrata proprio nel giorno dell´Epifania, domenica 6 gennaio 2019, alle ore 11 nella chiesa Madre. Dopo la messa il sindaco Nicola Rizzo guiderà il corteo di autorità civili e militari che dall´ingresso del cimitero comunale raggiungerà la chiesetta dove sarà deposta una corona di fiori sulla tomba di Piersanti Mattarella, fratello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Seguirà un momento di preghiera sulla tomba celebrato da don Fabiano Castiglione.
«Vogliamo che i giovani studino gli atti amministrativi da lui adottati dimostrando che si può fare politica onestamente, prendendo le distanze, dando prova che ci sono i mezzi e i modi per il riscatto della nostra isola -afferma il sindaco Nicola Rizzo-. Occorre semplicemente rispettare le regole ed avere chiara la strada da seguire. Perché il suo assassinio non sia più un delitto contro il futuro della Sicilia, bisogna spiegare alle nuove generazioni che amare la nostra terra e farla crescere significa lavorare come fece Piersanti, lottando per vincere la battaglia contro quel circuito perverso tra pubblica amministrazione e mafia che affrontò apertamente, in modo inequivocabile, con atti concreti e regole precise, intaccando profondamente radicati interessi, per una Sicilia con le carte in regola».
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