Inserita in Cronaca il 29/12/2016
da REDAZIONE REGIONALE
FISPMED - APPELLO PER UNA GOVERNANCE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL MEDITERRANEO
Appello per una nuova Governance destinata a favorire lo sviluppo economico e la lotta alla povertà duratura e sostenibile con la creazione di uno” STRUMENTO DI LAVORO PER IL COINVOLGIMENTO ATTIVO DEGLI ATTORI SOCIALI NEL MEDITERRANEO MAR NERO” Info line:3455370728 Il Mare Mediterraneo è un´area che, nonostante le difficoltà e le incomprensioni che oggettivamente continuano ad attraversarla, ha tutte le potenzialità per essere un fattore di pace, stabilità e dialogo tra religioni e culture. A dirlo è la storia perché nel corso dei secoli, nonostante guerre e scontri, il Mare nostrum è stato anzitutto il luogo privilegiato dell´incontro tra culture e religioni diverse. Oggi più che mai, in una fase storica segnata da reciproche diffidenze e incomprensioni tra Occidente e Oriente, tra Europa e mondo arabo, è necessario che tutti i Paesi mediterranei si uniscano nel tentativo di superare le divisioni. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una rapidissima e drammatica involuzione delle situazioni economiche, politiche e istituzionali di molti Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo. Per ragioni politiche ed economiche, è chiaro che il destino dell´Europa e in particolare modo dell´Italia è indissolubilmente legato a quello delle nazioni che si affacciano sul Mediterraneo e che sul piano delle culture e degli scambi commerciali sono i primi naturali partner dei Paesi dell´Europa meridionale. Occorre quindi un impegno straordinario per favorire il partenariato tra i Paesi del Mediterraneo. Mar Nero a partire dai temi dello sviluppo sostenibile e della lotta alla povertà. La definizione dello sviluppo sostenibile quale sviluppo che garantisce i bisogni del presente senza compromettere le possibilità delle generazioni future è una conquista di fine millennio che mira alla qualità della vita, alla pace e a una prosperità crescente e giusta in un ambiente pulito e salubre. Lo sviluppo sostenibile, tuttavia, non è perseguibile senza un profondo cambiamento degli attuali modelli di sviluppo e dei rapporti economico-sociali. L´azione ambientale da sola non esaurisce la sfida dello sviluppo sostenibile, né può essere mera portatrice di divieti. La sostenibilità economica è una questione di sviluppo stabile e duraturo: comprende alti livelli occupazionali, bassi tassi di inflazione e stabilità nel commercio internazionale. La sostenibilità sociale ha a che fare con l´equità distributiva, con i diritti umani e civili, con una regolazione dei fenomeni migratori che sia rispettosa del diritto e dei diritti con la cooperazione tra le nazioni. Per lo sviluppo sostenibile della regione mediterranea e del Mar Nero, vanno tenuti in considerazione sia i molteplici fattori geopolitici ed economici che caratterizzano l´area, sia le complesse problematiche ambientali. Nella regione mediterranea, infatti, si intrecciano instabilità politica, una situazione culturale conflittuale, un modesto sviluppo economico con il forte innalzamento del debito estero pubblico di vari Paesi, una pressione demografica che contribuisce a determinare consistenti flussi migratori, la diffusione di ideologie autoritarie, l´estensione dei conflitti, l´integralismo religioso, il terrorismo e l´ormai pluridecennale contrasto israelo-palestinese. La democratizzazione e lo sviluppo socio-economico in alcuni Paesi hanno avuto esiti sostanzialmente positivi, ma la situazione complessiva di instabilità dell´area si è andata accentuando, anche in relazione al deterioramento della situazione nei Balcani e nel Medio Oriente. Il fondamentalismo ha prodotto fenomeni di terrorismo non solo a livello locale, ma anche a livello mondiale. La pressione demografica interna ai Paesi rivieraschi, cui si è aggiunta la spinta dell´area sub-sahariana, ha fatto riesplodere le correnti di immigrazione non controllata. Infine, il progresso socio-economico, per quanto apprezzabile in alcuni Paesi anche in relazione ai numerosi accordi di cooperazione bilaterale e multilaterale conseguenti alla Conferenza euro-mediterranea dei Ministri degli affari esteri tenutasi a Barcellona il 27-28 novembre 1995, non ha prodotto nell´intera area effetti tali da incidere positivamente sulla situazione complessiva. Occorre sostenere quindi un partenariato globale euro-mediterraneo-Mar Nero per uno sviluppo sostenibile, economico, sociale e ambientale, al fine di trasformare questo bacino in uno spazio comune di pace, di stabilità e di prosperità attraverso il rafforzamento del dialogo politico e sulla sicurezza.
Il nostro Paese deve dotarsi di conseguenza di uno strumento che concretizzi, in sintonia con la politica estera in materia di ambiente e sviluppo, la componente ambientale e territoriale nel processo di dialogo e di costituzione di riferimenti sociali ed economici nell´area euro-mediterranea. Il finanziamento previsto dal presente disegno di legge è dedicato pertanto a sostenere l´istituzione di un Osservatorio euro-mediterraneo-Mar Nero per promuovere l´informazione e la partecipazione alle politiche ambientali e azioni di sviluppo economico sostenibile locale. L´Osservatorio dovrà svolgere attività di promozione della ricerca e favorire lo scambio di pratiche di sostenibilità attraverso un nuovo uso dell´informazione (nel senso lato del termine) e lo sviluppo di meccanismi di coinvolgimento delle comunità locali. L´Osservatorio sarà uno strumento concreto per l´attuazione operativa di quanto definito nell´ambito delle decisioni sancite dal Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile, tenutosi a Johannesburg dal 26 agosto al 4 settembre 2002, per le azioni relative al partenariato per lo sviluppo sostenibile. Il disegno di legge si prefigge anche di sostenere le iniziative che si sono svolte dal 2005, anno internazionale dedicato al Mediterraneo e alla revisione e all´aggiornamento del Protocollo di Barcellona, sancito dalla Conferenza ministeriale euro-mediterranea tenutasi a L´Aja il 29-30 novembre 2004. L´Osservatorio dovrà mettere concretamente in atto quanto richiamato dalla Dichiarazione di Roma per l´Unione mediterranea, approvata dai Governi italiano, francese e spagnolo il 20 dicembre 2007, che così recita: «Il valore aggiunto dell´Unione per il Mediterraneo consisterà innanzitutto nell´impulso politico che saprà imprimere alla cooperazione mediterranea e alla mobilitazione delle società civili, delle imprese, degli enti locali, delle associazioni e delle ONG» e quanto approvato da parte delle Nazioni Unite dell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile e dei relativi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs nell´acronimo inglese) nel settembre 2016, da raggiungere entro il 2030, rappresenta un evento storico da più punti di vista: a partire dalla necessità di un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese al settore pubblico, dalla società civile alle istituzioni filantropiche, dalle università e centri di ricerca agli operatori dell’informazione e della cultura. I sottoscritti rappresentanti di organizzazioni di categoria, enti, associazioni, aziende chiedono al Governo Italiano che si faccia carico di sostenere presso i Governi dell’Unione per il Mediterraneo l’impegno a contribuire alla concreta realizzazione delle decisioni assunte alla 12° riunione plenaria dell´Assemblea Parlamentare dell´Unione per il Mediterraneo (http://www.chambredesrepresentants.ma/en/news/final-declaration-12th-plenary-sessionsparliamentary- assembly-union-mediterranean) e alla costituzione dell’Osservatorio EuroMediterraneo-Mar Nero NOME COGNOME INDIRIZZO COMPLETO INDIRIZZO EMAIL FIRMA Il presente appello va firmato ed inviato in e.mail al seguente indirizzo: fispmed@gmail.com entro il 22 aprile 2017 giornata mondiale per la terra
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