Inserita in Cultura il 11/11/2015
da Gaetano Maria Messina
SICILIANTICA ORGANIZZA UNA VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA: “L’INVENZIONE FUTURISTA, CASE D’ARTE DI DEPERO” AL MUSEO REGIONALE DI MESSINA
Nell’ ambito dell’Operazione conoscenza l’Associazione SiciliAntica organizza per Domenica 15 novembre 2015 una visita guidata alla Mostra: “L’invenzione Futurista. Case d’Arte di Depero” ospitata nel Museo regionale di Messina. La partenza è prevista alle ore 7,30 da Palermo (Piazzale Giotto Lennon) e alle 8,00 da Termini Imerese (Piazza S. Antonio). Dopo l’arrivo a Messina si visiterà la Mostra ispirata al ruolo di tramite dell´estetica decorativista futurista rivestito da Fortunato Depero. Messina, «azzerata» dal terremoto del 1908, si impose con la sua ansia ricostruttiva all´attenzione del movimento avanguardista. Una suggestiva sezione introduttiva fornisce i parametri di comprensione delle origini teoriche attraverso l´esposizione di opere significative del primo Futurismo. Seguono sezioni esplicative dell´accezione del manifesto «La ricostruzione futurista dell´universo» del 1915 nel fenomeno delle Case d´arte di Depero a Rovereto e a New York, nella reclame e pubblicità, nell´editoria e fino agli esiti dell´ aereofuturismo. Oltre 100 opere (dipinti su tavola e tela, grafiche, fotografie, manufatti, arredi, bozzetti) selezionate nella collezione del Mart, datate dal 1914 al 1944, documentano la lunga e versatile esperienza artistica di Depero che ha dato vita ad una forma d´arte totale spaziando dalla pittura al teatro, dalla scenografia alle arti applicate, dall´editoria alla pubblicità. A Rovereto, nel 1919, Depero apre una casa d´arte, la «Casa del mago», specializzata nella grafica pubblicitaria, arredo e arti applicate e, in particolare, in quello delle tarsie in panno. Le collaborazioni dell´artista con alcune ditte come la fabbrica di mattoni Verzocchi, la Magnesia San Pellegrino, la ditta di dolciumi Unica e Campari, gli consentono un ritmo di lavoro serrato. La mostra si avvale di materiale documentario inedito e di opere provenienti da istituzioni e collezioni private siciliane. Nel pomeriggio è prevista la visita guidata ai laghi di Ganzirri e Torre Faro uno dei luoghi più suggestivi della litoranea Messina. Due piccoli ecosistemi caratterizzati da alti livelli di biodiversità e produttività primaria. L´area compresa tra Ganzirri e Punta Faro, rimane a tutt´oggi uno dei sistemi lagunari più interessanti dell´Italia dal punto di vista scientifico ed è tutelato da un vincolo naturalistico e paesaggistico. L’intero contesto della Laguna di Capo Peloro è costituito da aree dunali e retrodunali con presenza di talune specie vegetali tipiche di ambiente alofilo e dei litorali sabbiosi costieri, riscontrabili in pochi ambienti del bacino Mediterraneo. Il Lago di Ganzirri anche detto Pantano Grande ha una lunghezza di circa 1,7 km e la sua massima profondità è di circa 7 m.. È alimentato da falde freatiche e da alcuni torrenti che vi sfociano. L´attuale lago è nato dalla fusione di un bacino più piccolo con lo stesso nome e di un bacino posto a NE e denominato Madonna di Trapani. Il lago di Ganzirri oggi è interamente circondato da un´area fittamente urbanizzata, pare che qualche costruzione esistesse già nel 1500. Tuttavia l´ambiente paludoso e malsano e la difficoltà di difendere le coste dalle frequenti incursioni dei corsari barbareschi, ha impedito fino al XVIII secolo qualsiasi sviluppo urbano, tutto ciò che esisteva erano poche case sparse di pescatori e di coltivatori di mitili e qualche magazzino. Il Lago Torre Faro, per la sua particolare conformazione, rappresenta un raro esempio di bacino meromittico, oggetto di studio e di ricerche da parte di specialisti a livello internazionale. Esso è tra l´altro caratterizzato dal massiccio sviluppo di solfobatteri colorati fototrofi, che sono capaci di svolgere attività di fotosintesi anche in mancanza di ossigeno. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con ATC l’Associazione che viaggia…
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