Inserita in Nera il 27/03/2014
da Michele Caltagirone
Rinvio a giudizio per la ´Connecting People´ di Castelvetrano: presunta truffa allo Stato
Il Tribunale di Gorizia ha formalizzato il rinvio a giudizio per tredici persone coinvolte nella gestione dei centri per immigrati di Gradisca d’Isonzo. Tra questi i componenti del consiglio di amministrazione del consorzio Connecting People di Castelvetrano. Tra i soggetti rinviati a giudizio anche Giuseppe Scozzari che con il consorzio “Insieme” gestisce i centri di accoglienza del progetto Sprar, Orazio Micalizzi, Mauro Maurino ed il vice prefetto vicario di Gorizia, Sandra Allegretto. I fatti contestati abbracciano il periodo trascorso tra il 2008 ed il 2011. L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa allo Stato ed inadempienze a pubbliche forniture. Secondo la tesi accusatoria infatti sarebbero stati frodati 2 milioni e 300 mila euro. Il processo inizierà il prossimo 12 giugno. Tra i primi commenti alla notizia, quello del Coordinamento per la pace di Trapani, da anni in prima linea sul fronte dei diritti dei migranti. "Negli ultimi quindici anni - si legge in un comunicato stampa - le denunce, le manifestazioni, le proteste del movimento antirazzista nelle quali si stigmatizzava la speculazione affaristica che si cela dietro il business della cosiddetta accoglienza agli immigrati, non erano di certo campate in aria. Come avvoltoi, i professionisti dell’accoglienza non hanno fatto altro che lucrare sulla disperazione altrui. Ed è ancor più significativo che una notizia del genere esca nel momento in cui il CIE di Milo, gestito per un certo periodo proprio da Connecting People (così come una miriade di strutture più o meno detentive in provincia di Trapani, “Vulpitta” compreso), è teatro dell’ennesima protesta degli immigrati reclusi".
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