Inserita in Politica il 03/05/2016
da REDAZIONE REGIONALE
ERICE - EMERGENZA IDRICA / COMUNICAZIONE A SEGUITO DEL CONVOCATO INCONTRO - (RIF NOTA ASSTO REGLE DELL´ENERGIA PROT 2372/GAB DEL 20/04/2016)
Al Presidente della Regione On. Rosario CROCETTA (ed altri responsabili)
Come anticipato in data 27 aprile u.s., in sede d´incontro di cui all´allegato (A), si ribadisce: 1) con delibere della Giunta Regionale di Governo nn´ 134 - 135 del 23.04.2008, previa istruttoria del Dip. Reg.le di Protezione Civile è stato accertato e dichiarato lo stato di calamità "per i gravi problemi di natura igienico-sanitaria per scarsa dotazione idrica riconducibile alla precarietà della rete idrica nel territorio del Comune di Erice , in conformità alla proposta di cui alla nota n. 18977 del 22 aprile 2008 del Dipartimento regionale della Protezione civile", a fronte del quale il Resp.le Naz.le PC ha rimandato l´onere degli interventi in capo all´Amm.ne regionale (all. 1, 2 e 3); 2) ad eccezione d´interventi tampone per circa complessive 1.400.000 €. a fronte dei più numerosi provvedimenti emergenziali richiesti e reiterati, la Regione ha disatteso ad oggi il riconoscimento delle necessarie provvidenze volte al rifacimento del sistema idrico cittadino (in "mala" gestione EAS - in liquidazione - dal lontano 2004 e successivamente con gravosi oneri per la manutenzione ordinaria in "via sostitutiva" a carico di questo Comune ..ad oggi, in ragione di quasi 500.000€ annui) unitamente all´approntamento di mezzi e parte di personale utile alla bisogna d´esercizio gestionale e sempre in favore di EAS (che riscuotendo i canoni fognari e depurativi a mezzo bollettazione, illecitamente neanche li restituisce al Comune destinatario); 3) questo Comune, rientrante nell´ambito dell´ATO Idrico TP 7, da sempre commissariato dalla stessa Regione, non ha mai goduto delle provvidenze europee destinate e necessariamente conseguenti alle accertate deficienze come acclarate nel predisposto Piano d´Ambito provinciale. Tanto, nonostante le ribadite e qui oltremodo confermate disponibilità al co-finanziamento in ragione del 30% circa di compartecipazione (..sostenendo per la quota parte l´inesistente compartecipazione del presunto soggetto gestore), fermo restando il conseguimento della necessaria deroga al patto di stabilità per investimenti al tit II; 4) stante l´infruttuoso esito/evoluzione delle svariate riunioni tenutesi sull´argomento, vuoi in sede tecnica con i preposti uffici di questo Dipartimento, quanto in sede di confronto politico con gli Assessori regionali succedutesi (Marino e Contrafatto), con azione giudiziaria intrapresa in data 24.11.2015 con ricorso al Tribunale regionale delle acque pubbliche avente RG 2513/2015, con la quale il legale incaricato da questa Amministrazione ha citato in giudizio la Regione Sicilia e l´Eas, (e da ultimo è stato anche autorizzato ad integrare il contraddittorio con l´Assessorato regionale dell´Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità), al fine di ottenere il risarcimento per i danni alla rete idrica cittadina causati dalla qualità dell´acqua dissalata (dissalatore regionale di Nubia/TP) immessa nella rete nel corso degli anni, e dalla inerzia e mal gestio rispettivamente della Regione e di Eas, come peraltro già conclamato nella prodotta CTU a firma dell´Ing. Bonvissuto incaricato dal Presidente del Tribunale di Trapani; 5) ma v´è di più, con propri oneri questa AC ha predisposto e proposto, reiteratamente, in ultimo con nota prot. 6112 del 10.02.2016 (All. 4) a valere del Patto per il Sud la progettualità preliminare, cantierabile ai sensi / appalto integrato, art. 53, comma 2 lett. C del D.Lgs n. 163/2006 per complessive € 27.600.000,00. 6) di recente, purtroppo, con OO.SS. n. 399 del 25.11.2015 e ultima n. 96 del 19.04.2016, e´ stata oltremodo dichiarata la non potabilità idrica stante la nuova insorgenza ...prevedibile (atteso il datato e conclamato disfacimento del sistema idrico distributivo !!!) d´inquinamento ulteriore e quasi dell´intero sistema idrico distributivo nel territorio 3 comunale ed in particolare nella popolatissima zona di Raganzili di Casa Santa - Erice, ove insistono Ospedali e Cliniche ASP, Scuole e Carcere, a forte intensità abitativa oltre che commerciale. Ordinanze inevitabilmente rassegnate anche alla Autorità Giudiziaria in conseguenza delle indagini scaturenti da tale pirandelliano contesto emergenziale, che indubbiamente richiama alle responsabilità dirette e indirette, del soggetto gestore (EAS), del soggetto incaricato della gestione di sovrambito (dissalatore regionale di Nubia) per conto della stessa inadempiente Regione. Affido ancora una volta alla Vs. attenzione, la doverosa e competente risoluzione dell´annoso dramma, rassegnandovi una affermazione inconfutabile, ma dalle letture più svariate: l´acqua è vita, ma quando manca, e´ malavita... Cordiali saluti Il Sindaco - Giacomo Tranchida
|
|
|
|
|
|
|