Inserita in Cronaca il 23/02/2015
da REDAZIONE REGIONALE
CAMPOBELLO - Sarà riconsegnato domani il plesso ´Rosario Livatino´ Dopo tre anni di chiusura, l’Amministrazione Castiglione in pochi mesi restituisce ai bambini la scuola d’appartenenza
CAMPOBELLO DI MAZARA, 23/02/2015 Dopo tre anni di chiusura, il plesso “Rosario Livatino” sarà finalmente restituito agli alunni. Da domani infatti cinque classi della scuola primaria potranno ricominciare a frequentare le lezioni in via Guerrazzi, nel plesso di appartenenza chiuso dal mese di aprile del 2012 per ragioni di sicurezza. Nel “Livatino” saranno altresì ospitati gli alunni di sei classi del plesso “S. Giovanni Bosco” che attualmente è interessato da lavori di ristrutturazione. Dopo la chiusura disposta dal Comune nel 2012, a seguito del crollo dell’intonaco del solaio di una classe, in questi anni il plesso “Livatino” è stato interessato da prove statiche, ma i lavori di ristrutturazione non sono mai stati effettuati. Gli alunni hanno nel frattempo frequentato le lezioni per un anno nell’edificio “Pirandello”, in piazza Addolorata, mentre negli ultimi due sono stati ospitati nel plesso “S. Giovanni Bosco”. Tanti i disagi denunciati in questi anni dalle famiglie dei bambini, che hanno dovuto rinunciare ai loro spazi e frequentare ogni mattina la scuola in una zona distante dalle abitazioni. A dare il via ai lavori di ristrutturazione del plesso è stata, subito dopo l’insediamento nel mese di novembre scorso, proprio l’Amministrazione del sindaco Giuseppe Castiglione, che della questione ne aveva fatto un cavallo di battaglia già in campagna elettorale. «Dopo soli tre mesi dall’insediamento – hanno dichiarato il sindaco Giuseppe Castiglione e l’ass. alla Pubblica istruzione Antonella Moceri - siamo riusciti a raggiungere un obiettivo programmatico di particolare priorità per la nostra Amministrazione, sciogliendo ciò che per più di tre anni è invece stato un grosso nodo irrisolto per questo Comune. La chiusura del plesso Livatino, infatti, oltre ad aver rappresentato un grande disagio per tanti alunni e tante famiglie campobellesi, ha avuto anche una forte connotazione affettiva e sociale, considerato che il plesso riveste un’importanza particolare proprio per il quartiere in cui è ubicato, in quanto unico centro di aggregazione e promozione sociale della zona. Siamo molto soddisfatti – hanno aggiunto - di essere riusciti in così breve tempo a riconsegnare un plesso più sicuro, rispondendo alle legittime aspettative dei nostri bambini che da domani potranno finalmente ricominciare a frequentare la scuola di appartenenza».
Il Portavoce Antonella Bonsignore
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