Inserita in Cronaca il 06/02/2015
da REDAZIONE REGIONALE
MAZARA DIOCESI - MAZARA, DOMANI SI PRESENTA LA NUOVA COLLOCAZIONE DELLA CROCE IN CATTEDRALE
Tirata su con una fune d’acciaio, sospesa nel vuoto e nella sua magnifica bellezza che s’incastona, allo sguardo del visitatore, nello splendore della Trasfigurazione del Signore all’interno dell’abside. La croce lignea dipinta della cattedrale è tornata a risplendere, dopo un intervento di restauro, stavolta nella navata centrale del principale luogo di culto della città di Mazara del Vallo. La nuova collocazione nell’intradosso dell’arco trionfale è stata scelta dopo che per anni la croce rimase esposta nella navata sinistra della Cattedrale. La presentazione domani (sabato 7 febbraio), alle ore 17,30, alla presenza del parroco don Edoardo Bonacasa, don Giuseppe Biondo, direttore dell’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici, Paola Misuraca, Soprintendente ai beni culturali di Trapani, Maria Andaloro, docente di Storia dell’arte medievale presso l’Università della Tuscia – Viterbo, Stefania Caramanna, docente di restauro presso l’Università di Palermo. Intermezzo musicale a cura del maestro Diego Cannizzaro, organista del Duomo di Cefalù e docente di organo. Intervento conclusivo del Vescovo. L’opera duecentesca di un anonimo maestro siciliano del XIII secolo raffigura da un lato l’immagine del cristo crocifisso, dall’altro l’agnello pasquale al centro e alle estremità dei bracci i simboli dei quattro evangelisti. Un eccezionale manufatto storico- artistico, una testimonianza preziosa che ora tutti i fedeli potranno ammirare nella sua grandezza. in meno di un mese è stato montato il ponteggio e la “Medilrestauri” di Mazara del Vallo ha effettuato i lavori sull’arcata principale della Cattedrale, realizzando un foro comunicante con il sottotetto dove è stato installato un argano per consentire il sollevamento della croce all’altezza di 10 metri. «Questo sistema consentirà in qualsiasi momento di poter riportare a terra la croce – ha spiegato il direttore dei lavori, l’ingegnere Filippo azzarito – per interventi di restauro e, perché no, per essere ammirata da vicino dai visitatori». Attorno alla croce, per essere tenuta sospesa, è stato costruito un telaio in acciaio che non ha, però, nessun contatto col legno. l’opera d’arte poggia infatti su alcuni quadranti di una speciale gomma che non danneggia l’opera e ne ammortizza eventuali movimenti. La croce è illuminata da uno speciale impianto che ne esalta la bellezza cromatica e spaziale.
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