Inserita in Cronaca il 24/01/2015
da REDAZIONE REGIONALE
Il vescovo ai giornalisti: la vostra comunicazione sia come incenso profumato. Un gruppo di giornalisti che cresce nella consapevolezza etica fa la differenza nella società
“Sentiamoci professionalmente impegnati ad una onestà professionale che presuppone uno sforzo di documentazione e di conoscenza sempre maggiore: sforzo personale ma anche di categoria perché se un gruppo di giornalisti e professionisti della comunicazione cresce nei valori etici e spirituali, questo fa la differenza nella società, nella città, nella chiesa, nel dialogo con le altre culture – ha detto il vescovo, anch’egli giornalista pubblicista – Voglio esprimere ancora una volta a tutti voi vicinanza e disponibilità ad un dialogo che permetta alla chiesa locale di crescere. Come non c’è una madre o una famiglia “ideale” anche la chiesa è fatta di carne, è umanità in cammino dunque non perfetta ma consapevole di portare un Tesoro per il mondo seppur in vasi di creta. Ci consegniamo e ci riconsegniamo a voi con la dolcezza e insieme con la fermezza di San Francesco di Sales”. Il vescovo aveva presieduto prima dell’incontro un breve ma inteso momento di preghiera in cui aveva consegnato ad ogni giornalista presente alcuni grani di incenso profumato: “un dono semplice per cogliere insieme il significato del complesso lavoro a cui vi dedicate ogni giorno. La nostra e la vostra comunicazione sia come incenso profumato: non possiamo tenerlo in tasca ma bruciarlo e consumarlo finchè il suo profumo non si effonde”.
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