Inserita in Cronaca il 21/01/2015
da REDAZIONE REGIONALE
LEGA DIFESA DEL CANE - Cremona – Processo canile degli orrori Lega Nazionale per la Difesa del Cane: Chiediamo una condanna esemplare affinché orrori come questo non dovranno mai più ripetersi.
Il Tribunale di Cremona ha aggiornato al 17 febbraio il processo per l’annosa vicenda del canile comunale della città lombarda trasformato in lager. Un processo che vede Lega Nazionale per la Difesa del Cane parte civile con l’avvocato Gian Luca Scagliotti, assieme ad altre associazioni animaliste.
In sede dibattimentale il PM ha chiesto 3 anni e 5 mesi per Cheti Nin, un anno e 6 mesi per Maurizio Guerrini responsabili del canile lager, un anno e 9 mesi per Elena Caccialanza e per Laura Grazia Gaiardi, volontarie della struttura e un anno e un mese per la veterinaria ASL Michela Butturini: tutti imputati degli omicidi seriali che, secondo la Procura della Repubblica di Cremona, sarebbero avvenuti nell’ex canile gestito dall’Associazione Zoofili Cremonesi di cui Nin e Guerrini facevano parte.
Un canile degli orrori a tutti gli effetti, dove gli animali venivano soppressi senza una causa apparente e l’uso del Tanax e del Pentotal era fin troppo disinvolto. Non solo. Erano all’ordine del giorno irregolarità nella gestione della struttura con incongruenze nei registri, mancate corrispondenze numeriche con differenze sostanziali anche di 100/150 cani, nessuna registrazione di microchip e, appunto, problematiche legate al registro delle eutanasie con un’elevatissima percentuale di mortalità non nella norma in un canile che ospitava circa 350 cani.
L’inchiesta ebbe inizio con un esposto di LNDC del giugno 2007 in seguito alla vicenda di Galeazzo, un cane abbandonato che Lega Nazionale per la Difesa del Cane aveva cercato di riprendere dal canile cremonese, trovando solo un sacco nero con un cadavere e un certificato di morte per torsione dello stomaco (una patologia non molto diffusa che, però, nella struttura lombarda aveva le dimensioni di un’epidemia: un dato che aveva insospettito Rosetta Facciolo, Presidente della sezione di Cremona di LNDC). In un’udienza del processo – quella dell’11 febbraio 2014 – venne ascoltata Rosalba Matassa, responsabile dell’Unità Operativa per la tutela degli animali del Ministero della Salute, la quale denunciò prescrizioni enormi di farmaci destinati all’eutanasia da parte delle maestranze del canile, “Un quantitativo enorme, 239 flaconi di Tanax, pari a 11.950 millilitri di farmaco utilizzati in sette anni, un quantitativo sufficiente a sopprimere più di 1000 cani di grossa taglia” - sostenne la funzionaria. Insieme con la dottoressa Matassa, sempre nel corso della medesima udienza, il Tribunale sentì anche alcuni dipendenti del canile e diversi volontari che vi prestavano la loro opera. Unanime lo sdegno nell’aula per le loro testimonianze: cucciolate intere soppresse, cani “malati” che venivano immediatamente sottoposti a eutanasia senza un reale motivo, celle frigorifere piene di cadaveri di animali ammassati gli uni sugli altri in una sequenza da film dell’errore.
Un dato per tutti. Dal 2001 al 2008 sono stati smaltiti dal canile lager di Cremona 80.993 chili di carcasse per un totale di 3.848 cani. Ed è anche alla luce di tutto questo che LNDC auspica che il 17 febbraio si riesca veramente a concludere con una condanna esemplare la lunga vicenda del canile lager di Cremona. Perché orrori come questo non dovranno mai più ripetersi.
20 gennaio 2015
Lega Nazionale per la Difesa del Cane Ufficio Stampa
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