Inserita in Politica il 09/01/2015
da REDAZIONE REGIONALE
CGIL TRAPANI - Dieci precari dell´ex Provincia Regionale, sostenuti dalla Cgil e dalla Fp Cgil, hanno vinto il ricorso contro la revoca dei contratti a tempo indeterminato – La Cgil chiede l´immediata applicazione della sentenza
Trapani 9-1-2015. Dieci lavoratori precari dell´ex Provincia Regionale, oggi Libero Consorzio comunale di Trapani, sostenuti dalla Cgil e dalla Funzione pubblica Cgil, hanno vinto il ricorso presentato contro la revoca dei contratti di stabilizzazione che stabiliva l´uscita dal precariato per 124 dipendenti. La terza sezione del Tribunale Amministrativo regionale per la Sicilia ha, infatti, accolto in pieno il ricorso con il quale i dieci lavoratori, difesi dall´avvocato Massimo Barrile, hanno contestato la revoca dei contratti a tempo indeterminato adottata in autotutela dall´ex Provincia ritenendo la motivazione “insufficiente e illogica” anche in ragione del fatto che la Corte dei conti non avrebbe ravvisato in sede di controllo profili di illegittimità finanziaria, limitandosi a segnalare proprie perplessità sull´opportunità e non sulla violazione della legge. Tra le motivazioni del ricorso figura, infatti, anche l´inapplicabilità in Sicilia dell´art.16 comma 9 del decreto legge n. 95 del 2012 con cui il legislatore statale pone il divieto di assunzioni, una “disposizione – si legge nella sentenza - inapplicabile in ambito regionale siciliano in assenza di un´apposita legge di richiamo”. Per il Tribunale Amministrativo regionale la revoca sarebbe avvenuta per ragioni di opportunità ma non per ragioni finanziarie e di legge pertanto ha accolto il ricorso disponendo l´annullamento del provvedimento di revoca dei contratti a tempo indeterminato. I 124 lavoratori erano stati stabilizzati il 31 dicembre 2013 dall´allora commissaria Luciana Giammanco. Successivamente con la delibera 79 del 4 luglio 2013 il commissario Darco Pellos aveva annullato in autotutela le delibere riguardanti il procedimento per la stabilizzazione. I contratti sono stati, poi, annullati con la determina dirigenziale 430 del 4 luglio - firmata dall´allora dirigente Giuseppe Scalisi su proposta del funzionario Federico Messina - che prevedeva a partire del 16 luglio due mesi di preavviso per la risoluzione dei contratti. La Cgil e la Funzione pubblica Cgil non condividendo il provvedimento di revoca dei contratti ha sostenuto e incoraggiato, sin da subito, i lavoratori a intraprendere l´azione legale nei confronti dell´ex Provincia Regionale. Un percorso iniziato con determinazione dall´ex segretaria della Cgil Mimma Argurio insieme alla Funzione pubblica e proseguito con l´attuale dirigenza. “Abbiamo sempre ritenuto – hanno detto il segretario generale della Cgil Filippo Cutrona e il segretario della Funzione Pubblica Vincenzo Milazzo – illegittima la revoca dei contratti chiedendone il ripristino a tutti i commissari che si sono susseguiti. Adesso - concludono - chiediamo all´amministrazione che venga dato immediato seguito alla sentenza”. L’ufficio stampa Maria Emanuela Ingoglia
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