Inserita in Cronaca il 28/11/2014
da REDAZIONE REGIONALE
Avvento: tempo di luce fioca, di grande profumo, di fango creativo
Domani, sabato 30 novembre, con le liturgie vigiliari in tutte le parrocchie, inizia il tempo d’Avvento, il tempo in cui la Chiesa intensifica la sua vita e la sua preghiera in vista della festa del Natale. Non ci sarà celebrazione d’apertura diocesana in quanto il vescovo si trova in Madagascar da dove ha condiviso un messaggio/saluto/augurio per questo “tempo forte” della vita cristiana. Il vescovo c’invita a farci evangelizzare dai poveri, nostri compagni di viaggio, a vivere l’onnipotenza di Dio come profumo del suo amore, a riflettere sul fallimento del nostro modello di sviluppo, sul grido d’ingiustizia che giunge dai paesi del terzo e quarto mondo, a farci “plasmare come argilla” dall’amore di Dio, senza paura di condividere “il fango” del “grido umiliante di sconfitta della nostra civiltà” ma diventando “fango creativo”, “dono d’amore” per gli altri, dono d’amore “che serve”.
Avvento: tempo di luce fioca, di grande profumo, di fango creativo I poveri sono i nostri compagni di viaggio e i primi evangelizzatori. Le case di fango del Madagascar o del Brasile sono un grido umiliante di sconfitta della nostra civiltà. L’Avvento ci ricorda che Dio continua a plasmarci. Ci plasma e ci fa fango creativo, dono di amore che serve. Carissimi, l’Avvento è tempo di luce fioca, di grande profumo e di fango creativo. Ce lo ricordano i poveri di casa nostra e quelli di tutto il mondo, in particolare quelli del Madagascar in mezzo ai quali è nato questo messaggio. Sono essi - i poveri – i compagni di viaggio e i primi evangelizzatori di una Chiesa “in uscita” (Papa Francesco). Tempo di luce fioca. Nel terzo e quarto mondo non c’è luce elettrica o è molto fioca. Milioni di persone vivono così, con il giorno e la notte misurati dalla luce del sole. Il mondo occidentale, fruitore e vittima della tecnologia della luce e dell’energia, ha paura del buio, cerca il risparmio energetico e il basso consumo. L’Avvento è una provocazione culturale: dobbiamo cambiare modello di sviluppo, fare un salto di qualità. Famiglia, Chiesa, Società devono imparare dai poveri i sentieri dell’essenziale e della reciprocità. In questa direzione ci spinge la Parola di Dio in Avvento. La Parola è luce! Tempo di grande profumo. Nella lingua malgascia l’aggettivo “Onnipotente” significa “Signore del grande profumo”. La terra tutta e l’umanità di ogni epoca e razza possono elevarsi oltre il lezzo di morte che esce dall’egoismo e dalla paura. Possono vincere la schiavitù di ogni idolo militare, economico e psicologico. Il Dio che assume la nostra carne in Gesù Cristo è nostra catarsi e liberazione: ci abilita a portare a tutti il profumo gioioso di Cristo, il suo amore. Tempo di fango creativo. Le case di fango del Madagascar o del Brasile sono un grido umiliante di sconfitta della nostra civiltà. L’Avvento ci ricorda con Isaia che Dio continua a plasmarci: siamo argilla nelle sue mani di Creatore, Redentore e Santificatore. Ci plasma e ci fa fango creativo, cioè ci fa carisma, dono di amore che serve. Così è stato per Maria: Lei guidi ciascuno di noi e tutta la Diocesi ad abitare con speranza il tempo di Avvento. Vi benedico di cuore. Isoamala, 24/11/2014 + Pietro Maria Fragnelli
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