Inserita in Politica il 27/10/2014
da redazione
NO drastico dalle associazioni Rifiuti Zero e ambientaliste al progetto del Gassificatore a Calatafimi
Apprendiamo dalla stampa dell’incontro svoltosi nel comune di Castellamare del Golfo lo scorso giovedì 23 ottobre dove è stato presentato da una società privata, ai sindaci della SRR Trapani Nord, un progetto di gassificatore, impianto di trattamento termico dei rifiuti, da ubicarsi in un territorio pari a 120 ettari sito nel Comune di Calatafimi Segesta. Il gassificatore in questione, un inceneritore mascherato che serve a produrre combustibile da rifiuti, non sarà solo a supporto dei comuni aderenti alla SRR Trapani Nord ma bensì di cinque province (Trapani, Palermo, Agrigento, Enna e Messina). Se facciamo riferimento all’art. 35 del “Decreto Sblocca Italia” esso potrebbe importare anche rifiuti provenienti da tutte le regioni d’Italia. Ricordiamo che l’impianto dovrebbe sorgere a Gallitello (zona notamente sismica della Valle del Belice e crocevia di rotte di uccelli migratori) nel comune di Calatafimi Segesta che nel 2011 ha aderito con una delibera di consiglio all’unanimità al protocollo internazionale “Rifiuti Zero” dove l’amministrazione dichiara di impegnarsi a non destinare i rifiuti indifferenziati in impianti di incenerimento o affini. Ci stupisce pertanto come, con una nuova sindacatura, si possa in quattro mesi cambiare rotta, non considerare i danni all’ambiente e alla salute provocati da questi impianti e rimanere abbagliati dal baratto di possibile occupazione ignorando invece i posti di lavoro che ne derivano dalla raccolta differenziata e da tutta la filiera del riciclo. Si tratta chiaramente di un ritorno alla visione fallimentare dei precedenti governi regionali con gli sviluppi che tutti noi conosciamo sull’affaire dei termovalorizzatori. E’ bene sottolineare che tale impiantistica è stata ormai abbandonata da Paesi europei dopo anni di gestione dei rifiuti con il trattamento termico perch´ è risultata fallimentare per ragioni economiche. A maggior ragione l’abbandono di questa pratica, tanto amata dall’industria sporca, è rafforzato dalle direttive europee che puntano decisamente secondo la gerarchia di gestione dei rifiuti alla riduzione, al riuso, alla raccolta differenziata e al riciclo dei rifiuti come risorse. L’Europa impone di orientarci verso il completo recupero dei materiali e di conseguenza occorre andare verso l’abbandono di pratiche di combustione dei rifiuti soprattutto per motivi economici, ambientali e per tutelare le risorse ormai scarseggianti del pianeta. Distruggere la materia in impianti di combustione dei rifiuti è antieconomico e impopolare. Calare progetti dall’alto e farli passare per proposte di progetti condivisi dalla comunità è assolutamente inaccettabile. Pertanto riteniamo che sia importante finanziare e realizzare l´impiantistica che ha presentato per il territorio l’allora Ato Tp1, oggi SRR Trapani Nord, ovvero l´impianto di compostaggio di Calatafimi, la piattaforma di selezione e valorizzazione del secco dei materiali della raccolta differenziata di Buseto Palizzolo e della discarica di Borranea, nella periferia di Trapani, con annesso impianto di pretrattamento meccanico biologico (TMB). I progetti d’impiantistica presentati, che già dispongono di decreti e autorizzazioni, necessitano solo del finanziamento finale e sono conformi alle esigenze di tutto il territorio trapanese, nel rispetto delle direttive europee, nei principi che caratterizzano la Strategia Rifiuti Zero, nella salvaguardia dell’ambiente e specificità del nostro territorio ad alta vocazione turistica. Pertanto è assolutamente inutile un progetto di gassificatore. Non dimentichiamo i danni a caduta sull’ambiente che sono generati da un tale impianto nei terreni agricoli a causa delle diossine presenti nei fumi – paragonati con leggerezza da parte dei promotori del progetto alla quantità di diossina emessa da un’automobile… – e che potrebbero nello specifico fortemente danneggiare la produzione agricola dei nostri prodotti di eccellenza (vino, olio ecc.). A che scopo quindi bruciare i rifiuti? Ci sorprende inoltre l’estrema fretta con la quale il progetto del “Gassificatore” è stato presentato ai sindaci della SRR Trapani Nord e la relativa stipula del Protocollo d’intesa, fortunatamente non sottoscritto. Occorre non avventurarsi in soluzioni magiche di mostri tecnologici come gli inceneritori che gravano sull´attuale e future generazioni, lo afferma anche il Ministro all’Ambiente Galletti che in Italia non occorrono altri termovalorizzatori/gassificatori ma serve puntare sulla riduzione dei rifiuti da smaltire in discarica attraverso il riuso, la raccolta differenziata e il riciclo per non incorrere in pesanti penalità dell’UE. Le associazioni firmatarie garantiscono la loro disponibilità a fornire ai sindaci e ai consigli comunali dell’SRR Trapani Nord tutto il supporto tecnicoscientifico e medico avvalendosi del parere autorevole di personalità internazionali che possono dimostrare con dati precisi i danni economici, sulla salute e sull’ambiente scaturiti da tali impianti. Le associazioni Rifiuti Zero Trapani, Rifiuti Zero Sicilia, Zero Waste Sicilia, Eticologica, Tueri Naturam, LiberAmbiente e Zero Waste Italy assumono quindi una posizione netta di contrarietà in merito al progetto dell’impianto di gassificazione nel territorio di Calatafimi e in ogni altro luogo del territorio regionale o nazionale e dichiarano che monitoreranno l’evolversi della proposta dello progetto nel rispetto delle leggi regionali, nazionali e comunitarie in materia di gestione dei rifiuti. Le associazioni firmatarie annunciano inoltre, che, qualora fosse necessario, si avvarranno della Convenzione europea di Aarhus volta a garantire, all´opinione pubblica e ai cittadini, il diritto alla trasparenza e alla partecipazione in materia ai processi decisionali di governo locale, nazionale e transfrontaliero concernenti l´ambiente. Ass. Rifiuti Zero Trapani: rifiutizero.tp@gmail.com Ass. Rifiuti Zero Sicilia: rifiutizerosicilia@gmail.com Ass. Zero Waste Sicilia: info@zerowastesicilia.it Ass. Zero Waste Italy: zerowasteitalia@gmail.com Eticologica: associazioneticologica@hotmail.com Tueri Naturam: tuerinaturam@gmail.com LiberAmbiente: onlus@liberambiente.eu
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