Inserita in Politica il 22/10/2014
da redazione
Toni Scilla, presidente della Confederazione Imprese Pesca Mazara: “ Blue Sea Land, praticamente il nulla”.
Mazara del Vallo, 22 ottobre 2014 - Toni Scilla, presidente della Confederazione Imprese Pesca Mazara, a pochi giorni di distanza dal termine del Blue Sea Land fa un analisi dei risultati prodotti dalla manifestazione giungendo alla conclusione che al settore pesca non ha apportato nessun beneficio. Nessuna delle problematiche che attanagliano l’intero comparto è stata affrontata, non c’è stata neanche la volontà di attribuire un ruolo da protagonista alla pesca. “Si è assistito ad inutili passerelle e a spreco di denaro pubblico - ha dichiarato Scilla - Mi auguro che il Governo regionale comprenda che quanto è stato fatto non ha prodotto nessuna opportunità per il settore ittico e che si possa ridisegnare una nuova, più efficiente e lungimirante strategia di rilancio socio economico riuscendo in quest’ottica ad individuare i giusti interlocutori del settore che devono essere le vere rappresentanze di categoria territoriali.
“ Centinaia di comunicati stampa, infinite interviste, ospiti da tutto il pianeta, conferenze, stands, banner ovunque, ma cosa rimane al settore pesca all’indomani del Blue Sea Land? Di concreto e in prospettiva quali sono le risposte ai veri problemi che hanno ridotto il mondo della pesca in fin di vita? Erano presenti all’evento gli armatori, i marittimi, le Organizzazioni dei Produttori, cioè i veri protagonisti del settore? Si è parlato di una politica comune nel Mediterraneo? Si è discusso di fermo biologico comunitario per i Paesi del Magreb? È stato detto che Bruxelles deve intervenire per proporre un accordo di interscambi socio - economici con i Paesi nord africani, soprattutto Libia, Tunisia ed Egitto, che consentano ai nostri battelli da pesca di approvvigionarsi di gasolio nei loro porti e al loro prezzo? Il caro gasolio, ricordo che continua a rimanere il più rilevante dei problemi per il settore ed incide sia sul reddito dei proprietari delle imbarcazioni che su quello dei marittimi poich´ è un contratto alla parte quello che disciplina il settore. È emerso, durante la tre giorni, che la prossima programmazione regionale dei fondi comunitari sarà indirizzata alla realizzazione di un progetto pilota che permetta la progettazione di pescherecci che montano motori alimentati da fonti energetiche alternative in grado di assicurare un notevole risparmio economico? È stato evidenziato che i pescatori siciliani vogliono rispettare le regole comunitarie che disciplinano il comparto, ma che pretendono, allo stesso tempo, che le stesse regole siano rispettate da tutte le altre marinerie che lavorano nel Mediterraneo? Si è parlato della volontà degli operatori del settore di modificare o addirittura abolire alcune norme ingiuste ed illogiche? È stata chiesta una semplificazione burocratica senza la quale si continuerà a rallentare e a creare disagi alle imprese di pesca? Si è discusso nel corso della manifestazione della battaglia politico-istituzionale che andrebbe portata avanti per chiedere all’Iccat un logico aumento delle quote di tonno rosso pescabili in modo tale da rendere il sistema pesca palangaro economicamente sostenibile? È stata manifestata la necessità di pretendere dal ministero delle politiche agricole che il decreto che autorizza la pesca del tonno rosso sia emanato nel mese di gennaio di ogni anno e non a maggio per non compromettere il prezzo di vendita del prodotto? È emerso dagli incontri che la pesca non può più guardare soltanto alla produzione ma che oggi è diventato indispensabile puntare ai mercati difendendo la specificità e le peculiarità dei nostri prodotti ittici, per esempio il gambero e il tonno?
Purtroppo, nel corso del Blue Sea Land, di questi temi e di queste problematiche, dalla cui soluzione dipenderà il futuro delle marinerie siciliane, non se n´è discusso nella giusta maniera. Si è assistito invece ad inutili passerelle e a spreco di denaro pubblico. Mi auguro che il Governo regionale comprenda che quanto è stato fatto non ha prodotto nessuna opportunità per il settore ittico e che si possa ridisegnare una nuova, più efficiente e lungimirante strategia di rilancio socio economico riuscendo in quest’ottica ad individuare i giusti interlocutori del settore che devono essere le vere rappresentanze di categoria territoriali”.
Il presidente della Confederazione Imprese Pesca Mazara Toni Scilla
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Commenti |
23/10/2014 - Secondo me ( secondo me, eh!) l´on.le Scilla al ´Blue Sea Land´ non c´è passato manco di straforo.. (Pammilo) |
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