Inserita in Cronaca il 19/10/2014
da redazione
TEST MEDICINA E ODONTOIATRIA: ANALISI DELL´ITALIA ATTUALE.L´ITALIA DELL´EMIGRAZIONE E DELL´IMMIGRAZIONE.GIUSTIZIA A 360 GRADI.
Nel concorso (test) per l’accesso a Medicina e Odontoiatria con i sovra numerati : giustizia e/o ingiustizia? Un concorso è irregolare? Allora ci sono dei colpevoli. Se non parte nessuna denuncia e nessun processo vuol dire che non ci sono reati ed è regolare. Invece i giudici dispongono l’immediata immatricolazione in sovrannumero di ricorrenti contro l’esclusione dal concorso (test) per entrare nella facoltà di Medicina e Odontoiatria. I giudici ritengono che i test d’ammissione alla facoltà di Medicina e Odontoiatria “si siano svolti senza rispettare l’anonimato dei candidati e, quindi, in chiara violazione del DPR 487/94”. Ogni anno da diversi anni superano il concorso circa il 10% dei candidati, circa 10.000 studenti. Se si applicano queste sentenze rimane un’ingiustizia verso gli esclusi degli anni precedenti e verso il quasi 90% di esclusi dell’ anno in corso. Se si entra senza numero chiuso (in 100.000 l’anno in Medicina), la selezione deve essere delegata ai soli professori che dovranno fare esami a migliaia di studenti. Questa selezione fatta dai professori, che dovessero decidere chi escludere da Medicina, sarebbe per loro davvero una grande responsabilità. Con le ammissioni in soprannumero di alcuni esclusi: qual è in questo caso il limite tra giustizia e ingiustizia? Nel 1975 non era così l’Università. In quell’anno mi sono iscritto in Ingegneria civile seguendo solo il mio sogno e il piacere di studiare quelle materie . Quasi tutti i miei coetanei sceglievano la facoltà seguendo le loro simpatie. Non vi era il monopolio per Medicina, perch´ tutte le facoltà permettevano sbocchi occupazionali. Adesso convinti, che solo Medicina può dare lavoro, tutti scelgono Medicina, pur non essendo entusiasti di studiare quelle materie, di occuparsi di malattie e ammalati. Anche per i medici non resta altro che la disoccupazione, il precariato o l’estero. L’Italia, porta i ragazzi al diploma e alla laurea, con costi considerevoli per la società, e poi li consegna agli stati esteri, come “prodotto” finito a costo zero. Con la Liberazione, arrivò la Costituzione e la fine dell´ analfabetismo. Dopo le lotte del ´68 arrivò il Diritto allo studio e la possibilità per i figli di operai e braccianti agricoli, di potersi laureare. Poi, arrivò l´emigrazione dei nostri laureati e l´immigrazione di disperati partenti dalle coste del Nord Africa, che non potranno avere lavoro e pertanto restano parcheggiati negli alberghi. Questa è un’Italia malata. Guarirà? Cav.ing.Gaspare Barraco
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