Inserita in Cronaca il 20/09/2014
da redazione
Peschereccio di Mazara del Vallo sequestrato dalle autorità Tunisine.
Il peschereccio Bartolomeo Ingargiola di Mazara del Vallo è stato fermato dalle autorità tunisine. A bordo ci sono sette uomini di equipaggio, quattro italiani e tre tunisini. Stamani all´alba è stato affiancato dalle motovedette tunisine, che lo stanno conducendo verso il porto di Sousse. Non si conoscono ancora i motivi del fermo e pare che l´imbarcazione, di proprietà di Ingargiola Pietro, al momento del fermo si trovasse in acque internazionali. "Il fermo del peschereccio Ingargiola fa crescere la tensione nella marineria siciliana ed in quella di Mazara del Vallo in particolare. La nostra flotta peschereccia, già vessata dalla crisi del settore, si trova a dover affrontare anche situazioni del genere" dice il sindaco di Mazara Nicola Cristaldi. "Mi auguro che la vicenda - aggiunge - venga chiarita al più presto e la barca possa tornare al lavoro senza alcuna preoccupazione per i marittimi imbarcati e senza particolari ripercussioni sull´attività di pesca. I nostri marinai hanno sempre dimostrato coraggio e altruismo e non hanno mai fatto mancare il loro preziosissimo apporto nel salvataggio di immigrati per mare, al di là delle condizioni meteo". "Siamo convinti - conclude il sindaco - che le nostre Autorità diplomatiche faranno di tutto perch´ venga restituita serenità alle famiglie dei pescatori fermati ed a tutta la marineria". Il presidente del Distretto della Pesca Giovanni Tumbiolo ha incontrato i familiari e l´amministratore del motopesca. Tumbiolo ha immediatamente informato la Farnesina, ha parlato con l´ambasciatore d´Italia a Tunisi Raimondo De Cardona, e con le autorità della città di Sousse, dove il peschereccio è stato condotto. Il presidente del distretto ha riferito di avere ricevuto un messaggio dal console di Tunisia a Palermo, Farhat Ben Souissi, il quale ha manifestato il suo "sincero rammarico" alla marineria mazarese, ma al tempo stesso si è dichiarato "fiducioso". L´equipaggio risultacomposto da quattro italiani e tre tunisini: Diego Genovese (comandante), Pietro Ingargiola (direttore di macchine), Chebbah Naceur, Ayet Houcine Abderrahman, Mansour Foued, Salvatore de Meo e Salvatore Laudicina.
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Commenti |
22/09/2014 - Nell´attesa che le autorità´ tunisine dissequestrino il nostro peschereccio, rispediamo indietro qualche centinaio di clandestini tunisini generosamente ospitati inSicilia a spese nostre. Fra l´altro, secondo le testimonianze di alcuni amici poliziotti , i clandestini tunisini sono tra i piu´ violenti e i meno propensi a rispettare le leggi. Che ritornino al loro Paese ! (Giovanni S.) |
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