Inserita in Salute il 06/03/2013
da redazione
Eccesso di sale favorisce malattie autoimmuni
Eccedere con manciate e manciate di sale sulle pietanze può portare allo sviluppo di malattie autoimmuni. A stabilirlo è uno studio internazionale, pubblicato su 'Nature' che ha coinvolto gli atenei americani di Yale e di Harvard, il Massachusetts Institute of Technology (Mit) insieme alle università tedesche di Erlangen e Berlino. Negli ultimi decenni gli scienziati hanno osservato un aumento costante dell'incidenza di queste patologie nel mondo occidentale. Questo è però il primo studio ad indicare che l'assunzione eccessiva di sale può essere uno dei fattori ambientali che guidano l'incremento.
Gli scienziati erano già a conoscenza che l'abuso del cloruro di sodio nell'alimentazione provoca l'accumulo della sostanza nei tessuti, determinante per influenzare il lavoro dei macrofagi, le cellule che hanno un ruolo molto importante nelle risposte immunitarie dell'organismo.
«La novità è che in presenza di elevate concentrazioni di sale - riportano i ricercatori - le cellule denominate Th17 subiscono ulteriori modifiche del loro profilo diventando particolarmente aggressive. Non solo contro le infezioni - precisano - ma anche nella patogenesi delle malattie autoimmuni, come ad esempio la sclerosi multipla ».
Altra patologia che ha destato l'attenzione dei ricercatori è la psoriasi. «Sarebbe interessante scoprire se i pazienti con psoriasi possono ridurre i sintomi che li colpiscono diminuendo l'assunzione di sale», suggeriscono gli scienziati. «Tuttavia, lo sviluppo di malattie autoimmuni è un processo molto complesso che dipende da fattori genetici e ambientali - avvertono - quindi sono necessari altri studi per dimostrare in che misura l'assunzione di sale contribuisce effettivamente allo sviluppo delle patologie autoimmuni.»
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