Inserita in Economia il 06/03/2013
da redazione
La crisi fa scomparire la carne dalle tavole
E' crollato il consumo di carne degli italiani con un taglio del 7% nelle macellazioni bovine nel primo bimestre, rispetto allo scorso anno. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che uno degli effetti più evidenti della crisi è il cambiamento nelle abitudini alimentari degli italiani. A farne le spese - sottolinea la Coldiretti - è stata soprattutto la carne rossa sulla quale ha pesato nell'ultimo mese anche l'allarme generato dallo scandalo carne di cavallo. Con la crisi infatti nel 2013 quasi un italiano su tre (32 per cento) a pranzo consuma esclusivamente un piatto di pasta, mentre solo il 18% dichiara di fare quotidianamente un pranzo completo con primo, secondo, contorno e dolce o frutta.
A cambiare non è stato solo il menu tipo, ma anche la modalità di fare la spesa con ben 26 milioni di italiani che vanno a caccia dei prezzi più bassi facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount, ma anche sperimentando canali alternativi senza rinunciare alla qualità come gli acquisti di gruppo, quelli on line o dal contadino. Quasi due italiani su tre - sottolinea la Coldiretti - tagliano sulla spesa con il 62% che confronta con più attenzione del passato i prezzi, il 56% che fa lo slalom tra le corsie alla ricerca delle offerte speciali 3 per 2 e degli sconti, e oltre la metà (51%) che va a caccia dei prodotti a basso prezzo.
Si assiste anche a una proliferazione di forme innovative e curiose di risparmio con la diffusione dei gruppi di acquisto solidali (Gas) che coinvolgono il 18,6% degli italiani, quasi 7 milioni di persone, di cui quasi 2,7 milioni in modo regolare. Ma si è anche verificato - continua la Coldiretti - il boom degli acquisti e dei confronti dei prezzi sul web o addirittura il carpooling della spesa con un numero crescente di persone che di fronte al caro benzina si mettono in auto assieme per dividere i costi e andare a fare la spesa nei punti più convenienti, dalle aziende agricole ai mercati degli agricoltori, dai mercati all'ingrosso agli ipermercati fino ai discount.
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