Inserita in Cronaca il 14/07/2014
da Direttore
Nasce il coordinamento della Città del Tonno
”Dobbiamo far capire al governo nazionale e in special modo al Ministero e al Dipartimento della Pesca che vi è una disparità di trattamento nell’assegnazione delle quote tonno. Non si può assegnare l’80% alla marineria che opera con il sistema della circuizione, industriale e assai distruttivo, e solo il 14% alla nostra flotta peschereccia che invece cattura i pelagici con il palangaro, sistema selettivo ed eco-compatibile. Oltre a questo si deve anche intervenire a livello comunitario per aumentare l’intera quota di pesca per l’Italia che dal 2002, e cioè da quando è intervenuta la regolamentazione, è andata progressivamente diminuendo”. E’ quanto ha ribadito il Sindaco on. Giulia Adamo nel corso della tavola rotonda svoltasi al Palazzo Municipale, presenti anche il Capo Dipartimento regionale della pesca, Dario Cartabellotta, l’europarlamentare Michela Giuffrida, la dirigente regionale a Bruxelles Maria Cristina Stimolo, il dottor Antonio Di Natale, esperto di politiche del mare, il capo di Gabinetto dell’Assessore regionale alle attività produttive, Antonio Parrinello, il vice Sindaco Antonio Vinci, il Presidente del Consiglio comunale, Enzo Sturiano e il capitano Marco Tramati. Durante l’incontro, è emersa un’altra importante notizia comunicata da Dario Cartabellotta. Nelle prossime settimane sarà infatti esecutivo il Coordinamento delle Città del tonno. “Proprio per tutelare questo pesce, molto apprezzato nelle nostre tavole, costituiremo il coordinamento delle Città del tonno con capofila Marsala. La pesca di questo pesce risale addirittura al periodo avanti Cristo. Diversi nel tempo sono stati i sistemi di pesca. Con il coordinamento delle Città del tonno si vuole salvaguardare le tradizioni e al tempo stesso tutelare la specie, oggi assai presente nel mar Mediterraneo. L’economia del tonno è parte integrante dell’economia siciliana”. La road map stabilita nel corso della tavola rotonda prevede ora alcuni interventi, approfittando anche del nuovo semestre italiano di presidenza europea. Il primo passo sarà un intervento congiunto Regione Siciliana-Coordinamento dei Comuni presso il governo nazionale, e il Ministero della Pesca in particolare, perch´ elimini questo assurdo metodo di assegnazione delle quote prediligendo in maniera sconsiderata le imbarcazioni che praticano la circuizione. Successivamente bisognerà fare in modo che la Comunità europea deliberi un aumento delle quote tonno generale in favore dell’Italia, riservando la quota in più al sistema del palangaro.
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