Inserita in Cronaca il 11/06/2014
da Michele Caltagirone
Il Gruppo 6 Gdo Despar è stato dichiarato fallito
Il Gruppo 6 Gdo è stato dichiarato fallito. Il giudice del tribunale di Marsala ha ritenuto inammissibile l´accordo - proposto dall´Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – che prevedeva la cessione del ramo di azienda, relativo ai punti vendita, del Gruppo 6 Gdo alla società Esse Emme Srl. A renderlo noto sono la Filcams Cgil, la Fisascat Cisl e la Uiltucs Uil di Trapani che hanno espresso “forte preoccupazione per un dissenso che avrà serie ripercussioni sul futuro occupazionale di circa 400 lavoratori dei punti vendita direttamente e indirettamente collegati all´azienda castelvetranese della grande distribuzione, confiscata al mafioso Giuseppe Grigoli”. L´accordo avrebbe, infatti, consentito la ricollocazione della quasi totalità dei lavoratori con l´avvio immediato dell´attività. A essere esclusi dall´accordo era, invece, il Cedi - Centro di distribuzione - per cui l´Agenzia dei beni sequestrati e confiscati stava valutando un percorso alternativo. Tra le motivazioni del decreto il giudice ha contestato alcuni vizi di forma che inficerebbero la valenza del concordato preventivo. Inoltre, il giudice ha ritenuto carente la solvibilità della subentrante Esse Emme, società che riunisce tre aziende e che opera nel settore da diversi anni. Per i segretari della Filcams Cgil Anselmo Gandolfo, della Fisascat Cisl Franco Lo Sciuto e della Uiltucs Uil Mario D´Angelo “il decreto pone un freno a quella che sembrava essere la soluzione per la ricollocazione dei lavoratori”. “Auspichiamo – hanno detto i tre segretari - che questa non sarà una delle tante occasione mancate a fronte di numerose aziende confiscate alla mafia ma, successivamente, dichiarate fallite. Crediamo – hanno concluso - che ci siano ancora le condizioni affinch´ il Gruppo 6 Gdo possa diventare l´esempio di un´azienda confiscata e ricollocata sul mercato”. Alla notizia si registrano le prime reazioni di natura politica. "Il fallimento del gruppo 6 Gdo - si legge in una nota che reca la firma di Massimo Candela e Valentina Colli, componenti rispettivamente del Coordinamento Regionale e dell´Assemblea nazionale di SEL - l’azienda che fu di Giuseppe Grigoli, socio di Matteo Messina Denaro, segna la morte lavorativa di 500 impiegati. Ma soprattutto, segna il fallimento dello Stato, che l´aveva acquisita in seno all´Agenzia Nazionale dei beni confiscati. La vicenda evidenzia tutta la criticità della legislazione sulle misure di prevenzione e della gestione dei patrimoni confiscati ai boss: è urgente che alcuni aspetti di legge vadano modificati, come quelli delle professionalità degli amministratori giudiziari, come già proposto da Claudio Fava, Vice Presidente della Commissione Antimafia. Assicurare un futuro ad una azienda confiscata è una sfida concreta alla lotta alla cultura mafiosa stessa: se la gestione dei beni confiscati e´ fallimentare, la Mafia accresce il suo consenso. Questa e´ una battaglia che spetta alla politica - evidenziano ancora gli esponenti di SEL - la quale deve, da un lato, sostenere il lavoro dei magistrati e, dall´altro, impegnarsi perche´ questa lotta non sia vana, sia con la modifica della L. La Torre, sia con una vigilanza ferrea degli organi territoriali competenti".
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