Inserita in Cronaca il 30/05/2014
da Michele Caltagirone
Ugl: ´Il 4 giugno in piazza a Palermo contro la politica che non c´è´
“Giorni e giorni di incontri e tavoli che non hanno portato a nulla, attenzioni e rimandi che si spostano da Palermo a Roma, ma ancor oggi migliaia di lavoratori in Sicilia sono a forte rischio occupazionale, molto dovuto al problema della delocalizzazione, del quale oggi sembra che interessi a noi addetti ai lavori, nessuno si preoccupa da chi e come vengono gestiti i dati sensibili. Le leggi ci sono, applichiamole! Regolamentiamo il settore”. A dichiararlo è Daniele Ruisi, Segretario Regionale in Sicilia dell’Ugl Telecomunicazioni, che aggiunge “c’è necessità di chiarezza, c’è necessità di attenzione, basta con i rimandi, speravamo, utopisticamente, di avere tutta la politica siciliana al nostro fianco, abbiamo trovato solo bravi oratori, attori temporanei, più concentrati sul loro futuro politico che sui problemi per i quali sono chiamati a rispondere, e pochi e dico pochi, politici ed assessori realmente interessati e preoccupati, che in qualche modo hanno provato a darci una risposta, se pur inutile” a cui si aggiunge Filippo Virzì, Segretario Provinciale dell’Ugl Credito di Palermo, “il fenomeno devastante delle delocalizzazione dei servizi, ha colpito anche i grossi gruppi bancari, generando servizi scadenti ed ovviamente a bassissimo costo, commissionati in paesi dove il costo del lavoro non ha regole, quindi incontrollabile, a discapito della qualità dei servizi e della professionalità dei bancari ”. “Per questo - procede Ruisi - chiediamo al presidente Rosario Crocetta una presa di posizione certa, o un atto di coraggio che faccia comprendere a tutti i lavoratori investiti da questo problema nel territorio di avere un presidente che li rappresenti”. “Giorno 4 Giugno conclude Ruisi - congiuntamente a tutti i comparti di lavoro, noi dell´Ugl Sicilia manifesteremo il nostro malessere nel Corteo che partirà da Piazza Marina a Palermo alle ore 9,00, alla volta del Palazzo d´Orleans, perch´ come già ribadito dal nostro segretario Regionale Giuseppe Monaco, per affermare che i lavoratori della nostra terra già martoriata, non sono ostaggio di nessuno, che meritano almeno la speranza che la propria isola trovi ragioni di sviluppo divenute ormai impossibili da realizzare, considerata la conclamata incapacità del Governatore siciliano ad approvare il più basilare atto di governo quale la manovra finanziaria che va avanti con gli insuccessi noti alle cronache, ormai da Marzo”.
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