Inserita in Politica il 26/02/2013
da redazione
Che porcellum!
Beppe Grillo vince e porta, con il suo Movimento 5 stelle, una imbarcata di "cittadini" in Parlamento.
Alla Camera dei Deputati il Movimento di Grillo è il partito più votato in Italia, provincia di Trapani compresa, dove ottiene il 40% dei consensi totali.
A livello nazionale sono pochissimi i voti di scarto fra Grillo e il Partito Democratico: 25,54 % contro il 25,41%. Solo terzo il Pdl che ha ottenuto il 21,56 %. La coalizione di Bersani ha, però, vinto ai punti la gara per la maggioranza alla Camera per qualche centinaio di migliaia di voti. Entrambe le coalizioni si sono attestate al 29 % circa con il centrosinistra in leggero vantaggio.
Al Senato il 5stelle di Grillo è stato decretato il secondo partito più votato a livello nazionale. In provincia di Trapani, invece, stravince ottenendo il 35,80 % dei consensi seguito dal Pdl con il 25,27%. In provincia di Trapani, sia alla Camera che al Senato si registra un PD in grande difficoltà: non v'è dubbio che, in questo caso, abbia influito la vicenda del Senatore Nino Papania, escluso per ragioni di opportunità dalla lista per il Senato.
Ritornando al dato nazionale, Grillo si piazza come secondo partito dietro, di quasi 5 punti, al Partito Democratico. Anche in questo caso, il Pdl è solo terzo.
Sia alla Camera che al Senato, la lista del Premier uscente, Mario Monti, ottiene una posizione di tutto rispetto (considerato che la formazione politica è stata messa su lo scorso mese di gennaio), piazzandosi quarto.
Bersani, Berlusconi, Grillo, Monti: questi, nell'ordine di voti ottenuti, gli agglomerati politici che si divideranno i seggi alla Camera e al Senato.
Beppe Grillo, pertanto, insieme ai suoi "attivisti", è il vero vincitore di queste elezioni. Bersani e Berlusconi lo scavalcano solo grazie ai voti ottenuti insieme a tutti gli altri partiti che formano la loro coalizione. Vince Grillo, con il suo Premier fantasma, ma vince anche Berlusconi.
Lui, da solo anche in questo caso, è riuscito in un mese a trascinare la coalizione di centrodestra ed il Pdl in particolare, fino al punto da perdere le elezioni per un soffio. Una rimonta impensabile ed invece più che possibile.
Così come impensabile sembrava che Bersani, dato per vincente da quasi tutti i sondaggi pre elezioni, potesse arrivare a sentire il fiato sul collo di Berlusconi e di Grillo. Lui, numeri risicati a parte che gli consentono comunque di essere decretato vincitore delle elezioni, è il vero sconfitto delle elezioni.
Scompare Fli insieme a Fini, nessun parlamentare per il partito del Presidente della Camera uscente.
Rischia di non avere rappresentanti in Parlamento anche l'Udc di Casini.
Risultato gramo per Rivoluzione Civile di Ingroia.
Gli altri poco o nulla. Anche all'interno delle due grandi coalizioni, Pd e Pdl, i numeri che contraddistinguono i partner politici dei due partiti principali sono da rabbrividire: SEL di Nichi Vendola poco consistente, per il centrosinistra, e Lega in grande calo, per il centrodestra. Samorì evanescente.
La provincia di Trapani porta al Senato tre rappresentanti: il pluridecorato Tonino d'Alì (Pdl) e due neofiti come Pamela Orrù (PD) e Maurizio Vincenzo Santangelo (M5S).
Questa la ripartizione dei seggi per il Senato, in Sicilia:
14 al PDL
6 al M5S
4 al PD
1 Lista Crocetta
Alle ore 3.00, la ripartizione dei seggi alla Camera non è ancora stata ufficializzata.
N.B.
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