Inserita in Politica il 25/02/2013
da redazione
Il Senatore d’Alì sul risultato delle politiche
«In Sicilia abbiamo sempre contato, come coalizione, di conseguire un consenso che superasse il 30 per cento e che desse la certezza della vittoria e del premio di maggioranza. Credo però che sia necessario sottolineare, perché straordinario ancora una volta, il successo del PDL a Trapani città e nell'hinterland, e di questo non posso che ringraziare i cittadini trapanesi».
Questo il primo commento del sen. Antonio d'Alì sulle proiezioni e sui primi dati delle urne. «Il successo del Movimento 5 Stelle lo considero un effetto della dilagante protesta conseguente alla crisi economica che ha colpito molti strati della popolazione ed alla debolezza della proposta dello stesso Pd, e in Sicilia di Crocetta che mi pare sia alla fine quello che esce maggiormente ridimensionato da questa tornata elettorale»
«Adesso attendiamo il dato nazionale e delle altre regioni per capire se al Senato potremo avere la maggioranza e attendiamo il dato della Camera per capire se possa essere replicato lo stesso risultato del Senato, ed avere quindi la possibilità di avere una stabilità di Governo con il solo centrodestra. Attendiamo i dati finali prima di fare dichiarazioni che siano complessive, però devo dire che il vero vincitore di questa campagna elettorale è, ancora una volta, Silvio Berlusconi che ha ribaltato una posizione che un mese fa sembrava irrecuperabile. Lo ha fatto parlando con termini chiari, precisi, dando soluzioni importanti e vicine alla sensibilità della gente, alle necessità del momento e soprattutto dando una prospettiva di ripresa economica del Paese».
«Non secondario, in una prima analisi, mi pare il flop della lista Monti. Circostanza che conferma la scelta della democrazia italiana in senso bipolare e che naturalmente condanna l'esclusione dal Parlamento di coloro che pensavano, prima con i tradimento della coalizione di centrodestra, e poi con una posizione centrista di fare ancora una volta i furbetti del quartiere».
|