Inserita in Nera il 12/01/2013
da redazione
TENTANO RAPINA AL DISTRIBUTORE ERG
Non basta avere delle cattive intenzioni. E non basta nemmeno avere una pistola. A volte il sangue freddo e una buona dose di fortuna possono essere sufficienti a scongiurare una rapina. Lo sa bene il sig. Abita, titolare del rifornimento di carburante ERG a Xitta che nei giorni scorsi è riuscito a mettere in fuga 3 giovani malviventi. «Mi riprendo subito» scherza Abita, che compirà 60 anni questo mese, prima di raccontarci cosa é successo:«Erano le 19:30, avevo appena finito di fare carburante ad un’automobile e mi stavo preparando a chiudere quando, dando le spalle al piazzale delle pompe di benzina, la mia attenzione è stata catturata da un rumore alla mia destra. Si trattava di due giovani che, abbandonando lo scooter sul quale viaggiavano mi colpivano con uno schiaffo e mi puntavano una pistola in fronte: “dunami i picciuli o t’ammazzo” – avrebbe detto uno dei due giovani che impugnava la pistola mentre, un terzo ragazzo faceva da palo preoccupandosi di intervenire o di avvisare il resto della “banda” qualora si fossero avvicinate altre persone.
Eppure Abita, dicevamo, ha usato una grossa dose di sangue freddo mentre, probabilmente, il freddo della canna della pistola puntata contro, lo stava facendo sudar freddo. Ma non l’ha dato certo a vedere a questi due giovani che, per intimorirlo ancora di più, gli hanno scaraventato contro lo scaffale del suo ufficio. Una mossa che Abita ha ripetuto contro i due ragazzi che, pare, siano di un’età compresa tra i 17 e 23 anni, mentre per il “ragazzo palo”, l’età scende intorno ai 14 anni. «Noi dei rifornimenti lavoriamo per circa il 95% con le carte di credito, e la nostra liquidità, anche a fronte della crisi, si è ridotta drasticamente.
Ovviamente non ho avuto né il tempo né il modo di spiegare questo in quei momenti, le assicuro, abbastanza concitati, ma ho fatto capire, tirando lo scaffale addosso ai due che non avevo incassi da consegnare».
Già la crisi. Negli ultimi periodi volendo fare un’analisi sociologica molto spicciola e sicuramente non proprio esatta, con l’aumento della crisi economica si è registrato un aumento, altrettanto vertiginoso, della criminalità. Furti e rapine stanno mettendo in ginocchio la popolazione che è sempre più spaventata. A Xitta, sembra che sia in atto una vera e propria razzia tanto delle abitazioni, quanto delle attività commerciali.
«Siamo costretti a chiudere prima e ad aprire più tardi proprio per evitare di essere i protagonisti di “avventure” del genere. Un danno per tutti i cittadini della provincia»
Ed i colpi messi a segno da questi criminali sono studiati come i passi che, ad esempio, un lavoratore, compie da casa a lavoro e viceversa. Per questo, un’altra vittima, il sig Cavasino, proprietario della Procagel, è stata pedinata e derubata della sua 24h. E mentre il sig Abita ha denunciato tutto alla polizia, che ha già aperto un’indagine, denuncia pure l’assenza «dello Stato. Chi ne paga le conseguenze è il cittadino, la sua sicurezza. I tagli effettuati alle forze dell’ordine, che a Trapani non possono iniziare ad esempio un inseguimento perché lascerebbero altrimenti scoperto il territorio, sono poi tagli che vengono fatti alla sicurezza della gente. A noi cosa resta? Dobbiamo fare giustizia da soli? Io la prossima volta a queste persone “gli dò fuoco”»
E’ la rabbia adesso a parlare. Ma come poter dare torto alle parole di quest’uomo? Senza arrivare ad “infiammare” troppo una situazione già abbastanza hot, ci scottiamo ugualmente quando apprendiamo queste notizie. Bruciature che segnano la pelle di persone per bene.
Marina Angelo
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