Inserita in Nera il 25/02/2013
da redazione
Carabinieri bloccano estorsore
Leonardo Di Bella era certamente una faccia nota sia per le strade, sia all’interno degli schedari delle forze dell’ordine. Ventisei anni e tanta voglia di crescere nella “mala” tanto da impegnarsi a costruire un curriculum criminale di tutto rispetto, atteggiamenti compresi. Con l’etichetta da “boss di quartiere” Di Bella aveva deciso di far crescere i suoi affari in città. Il business era quello delle estorsioni e le sue vittime preferite, erano i medici e gli impiegati della “Guardia Medica” di Piazza Martiri di Nassirja di Trapani.
Lasciato il suo quartier generale, Fontanelle sud, Di Bella minacciava dipendenti e medici che prestavano servizio all’interno della struttura, al fine di estorcere somme di denaro che di volta in volta divenivano sempre più consistenti. Minacce ripetute con un atteggiamento tanto insolente quanto prevaricatore e che suonavano più o meno in questi termini: danneggiare o incendiare i mezzi con i quali il personale accedeva sul posto di lavoro.
Di queste, però, quelle che facevano più paura, erano le minacce personali ed ai familiari delle vittime. Un incubo dal quale qualcuno è scappato dando le dimissioni. Una situazione insostenibile, insomma, che negli ultimi mesi si era aggravata al punto che la stessa Azienda Sanitaria Provinciale aveva trasmesso una nota alla Stazione Carabinieri di Trapani Borgo Annunziata con cui segnalava che i medici in servizio presso il presidio di Piazza Martiri di Nassirja erano stati oggetto di continue e reiterate minacce di danni alle loro autovetture e danni fisici personali, qualora le richieste di denaro avanzate nei loro confronti non fossero state soddisfatte.
Le indagini sono state immediate e brillanti. Pedinamenti, intercettazioni ed appostamenti hanno avuto il sostegno delle stesse vittime che hanno presto abbandonato i panni della reticenza collaborando allo sviluppo del caso. Un atteggiamento insolito frutto di un costante invito, da parte dei Carabinieri, a denunciare reati di questo genere. La significativa partecipazione dei cittadini, ha contribuito a scrivere la parola fine quando i Carabinieri della Stazione di Trapani Borgo Annunziata, hanno stretto le manette ai polsi del Di Bella.
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