Inserita in Politica il 02/03/2024
da Massimo Piccolo
Macron, e la manipolazione come tecnica per governare i popoli (occidentali).
Nei giorni scorsi il presidente della Repubblica francese, Macron, in un momento di “particolare lucidità”, ha detto che "non è da escludere" la possibilità di un dispiegamento di truppe occidentali sul territorio ucraino per mettere fine all´invasione russa.
Uno pensa: questo è impazzito. Appena un soldato “Nato” mette “formalmente” (per ora ci sono ma sono solo “addestratori”) piede in Ucraina per combattere “formalmente” contro la Russia: Putin ci impiega un nanosecondo per spedire un bel missile ipersonico sotto la sedia di Macron, e si accorgerebbe che cosa vuol dire fare la guerra.
Dicevo sopra, che uno pensa che Macron sia pazzo. Errore. Vi spiego perché. E’ una tecnica per far ingoiare il “rospo” agli ignari ed incolpevoli cittadini che, loro malgrado, vengono manipolati.
Ora, che lo dica io, uomo comune (diciamo), potrebbe essere una sciocchezza. Ma invece ve lo faccio illustrare da un esperto “del ramo” mediatico, e che lo ha riportato in un suo libro.
Vi riporto infatti come lo spiega lui. Conoscete la “finestra di Overton”? No?
Vi dico di che si tratta, con le parole di Marcello Foa (l’esperto), tratte dal suo libro, “Il Sistema (in)visibile”, del 2022 (cap. 5.4, pag. 137), in piena psico-pandemia e limitazioni costituzionali annesse. Ora, tutti “scoprono” i manganelli delle forze dell’ordine (v. studenti a Pisa).
Mi domando dov’erano questi sepolcri imbiancati quando le forze dell’ordine usavano gli idranti, contro inermi cittadini inginocchiati per terra, e che per giunta pregavano…
Ma torniamo all’argomento di questo articolo, e riporto dal libro sopra citato, quanto segue:
“…l’attivista americano Joseph P. Overton che elaborò un processo in sei fasi per trasformare un’idea impossibile ed inaccettabile in un valore condiviso. Processo che di solito prende avvio da una provocazione intellettuale che viene attaccata con foga dall’opinione pubblica, ma che ha l’effetto di << sdoganare >> l’indicibile”.
“Spezzato il tabù si apre un dibattito che per gradi porta il tema al centro della società facendo in modo che il cittadino comune si appropri di quell’idea senza accorgersi di essere manipolato e senza rimproverare a se stesso la contraddizione.
Le sei fasi sono: 1) Unthinkable (inconcepibile assurdo inaccettabile);
2) Radical (ovvero vietato ma con eccezioni);
3) Acceptable (non lo condivido ma non lo escludo, l’idea diventa accettabile. Segno che la percezione sta cambiando);
4) Sensible (sensato, plausibile, supportato da valutazioni razionali);
5) Popular (diffuso e socialmente accettabile, tanto più in quanto rafforzato dall’opinione prevalente dei media);
6) Policy (legalizzato, diventa legge e un valore condiviso dalla società).
“E’ il percorso intrapreso, per esempio, per far approvare i matrimoni omosessuali e, in certi Paesi, la maternità surrogata (l’utero in affitto, ndr). E’ efficace solo quando è organizzato e programmato da qualcuno che deve avere le capacità e i mezzi finanziari necessari, deve essere rappresentato da personaggi mediatici, deve essere persistente nel tempo”.
Quanto sopra non credo abbia bisogni di commenti. Noi cittadini siamo come le mucche nelle stalle, anzi peggio. In quanto le mucche vengono stimolate con la musica, con la finalità di produrre più latte. Con i mass media, invece, manipolano le menti delle persone, e fanno loro credere le cose più insensate.
Mi ricordo un tizio che incontravo al bar, scappato da non so dove, che in pieno green pass, “recitava” la messa: “La guerra è pace”. Il tutto di fronte ai poveri avventori, senza che nessuno di loro chiamasse il 118 (io non avevo il cell.) e/o gli sputasse in un occhio, alla maniera di Totò. Signora mia, se tutto va bene, siamo proprio rovinati.
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