Inserita in Politica il 02/11/2023
da Massimo Piccolo
Meloni, e l´ambasciatore del Katonga...
La Meloni diverso tempo fa, non ricordo più in che occasione, affermava (insofferente) che l’Italia non è una “Repubblica delle banane”.
Per parte mia, invece (con la modestia del caso), in un precedente articolo (uno dei tanti) ne controdeducevo l’affermazione; nell’articolo descrivevo infatti alcuni esempi che invece ci darebbero (e ci danno) la patente di Stato vassallo, in favore dei noti “esportatori di democrazia” (e di bombe) Occidentali.
A proposito di Repubblica delle banane, l’altro giorno è venuta fuori la “beffa dell’ambasciatore del katonga” (v. film Totò truffa ‘62), ai danni (diciamo) della Meloni, e quindi dell’Italia (il Governo).
Infatti, a settembre scorso, due comici russi buontemponi sono riusciti a parlare con la Meloni in persona personalmente (a Palazzo Chigi), e le hanno “estratto” una voce dal sen fuggita, in merito alla guerra in Ucraina, dove diceva il contrario di quello che dice in pubblico.
Vi risparmio le affermazioni fatte (i giornali ne sono pieni), che qui non interessano. Interessa invece, il fatto che una Nazione ha un presidente del consiglio che in pubblico dice una cosa ed invece in (quasi) privato, ne dice un’altra.
La domanda che sorge spontanea è: come é possibile che ciò accada?
A quali “pressioni” (indicibili?) è sottoposto un Presidente del Consiglio che governa una Nazione “Occidentale”, che si sciacqua la bocca con la parola “Democrazia” che “gli altri" invece non hanno?
Non dimentichiamo che la Meloni non è la sola vittima della “sindrome da potere di governo”. Già prima di lei, i cosiddetti (dalle malelingue) “scappati di casa” dei "5Stelle" (buon´anima), al momento di andare al Potere di governo, si sono ammorbiditi così tanto che addirittura hanno votato la fiducia al loro “anticristo”: “Draghistan”.
Non ci sono parole. Ma solo sofferenza e impotenza del cittadino medio, che sa di essere impotente di fronte ad un “sistema” di potere Occidentale, che pare impermeabile al buon senso e agli interessi dei loro popoli, ma permeabilissimo agli interessi superiori del “sistema”, che non si riescono a scalfire minimamente.
Alla faccia del “primato della politica” che baffino Massimo D’Alema rinfacciava a Berlusconi. Parlava lui che è stato complice (con la Nato) dei bombardamenti su Belgrado. Ma mi taccio. Non vorrei annoiare.
Signora mia, dove siamo arrivati. Altro che fondo. Siamo al “sottofondo”…
(Massimo Piccolo)
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