Inserita in Cronaca il 23/02/2013
da redazione
Una fondazione per puntare allo sviluppo sostenibile
Prende il via ufficialmente, con l’insediamento del consiglio di amministrazione avvenuta ieri, l’azione propulsoria del Gruppo di Azione Costiera Torri e Tonnare del Litorale trapanese, costituito nella sua interezza da soggetti pubblici e privati: la Provincia Regionale di Trapani, i Comuni di Trapani, Erice, Valderice, Custonaci, San Vito Lo Capo (soci fondatori) ed il Polo Universitario di Trapani oltre che l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Sicilia (come partners).
Ai soggetti pubblici, come si diceva, si affiancano diversi componenti privati come, ad esempio, la Federpesca, la Lega Pesca, la Coldiretti pesca, la Federalberghi, il Gal Elimos, e l’Osservatorio nazionale della pesca. I componenti del parteniariato, in pratica, si dividono in pubblici, privati del settore ittico primario e privati della filiera ittica e dell’economia locale. A presiedere il Gruppo di Azione Costiera Torri e Tonnare è stato chiamato il sindaco del capoluogo, Vito Damiano.
Del Cda fanno parte Ninni D’Aguanno (nella foto insieme al primo cittadino), Giovanni Basciano, Matteo Rizzo e Luigi Li Causi. L’insediamento è avvenuto ieri mattina nella sala giunta di Palazzo d’Alì eletta a sede del GAC stesso. Diverse e molteplici le finalità del Gruppo di Azione Costiera: su tutte, certamente, quella di fungere da trait d’union fra le esigenze del settore pesca ele Istituzioni, locali, regionali, nazionali ed internazionali. Il primo obiettivo del GAC, infatti, è quello di attuare il piano di sviluppo locale così come previsto dalle norme vigenti in materia di sviluppo sostenibile delle zone di pesca.
Sfruttare, per non perderli come purtroppo avvenuto anche nel recente passato, i bandi di attuazione delle misure economiche relative al settore della pesca.
Il GAC opera con la dovuta trasparenza adottando idonee misure per garantire un corretto funzionamento e gestione del parteniariato e del piano di sviluppo locale. In particolare assolve i seguenti compiti: predisposizione dei bandi secondo le procedure previste; approvazione dei progetti da presentare; attività di animazione del cosiddetto PSL e l’attuazione dello stesso; predisposizione ed inoltro delle richieste di erogazioni all’amministrazione regionale e predisposizione di tutta la documentazione richiesta; infine, si occuperà della destinazione dei fondi a favore dei destinatari individuati e liquiderà il pagamento degli stessi.
Si tratta, insomma, di un organismo che avrà, come compito primario, quello di far risollevare il comparto della pesca adottando strategie innovative ma pienamente in sinergia con le disposizioni normative esistenti in materia. Un arduo compito che consentirà alla filiera ittica partenariata di avere una boccata d’ossigeno.
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