Inserita in Tempo libero il 18/07/2022
da Patrizia Carcagno
Ban della vendita di e-cig: come la proposta dell’UE influenza il mercato italiano ed estero
Con la prima legge che ha regolamentato l’uso delle e-cig, anche in Italia lo svapo ha raggiunto una certa notorietà. Proprio per questo, sono nati tanti negozi che avevano l’obiettivo di vendere prodotti di qualità, accontentare i gusti di tutti gli svapatori e soddisfare le loro aspettative. Oggi, con l’avvento di Internet, il mercato si sposta anche sul web, e sempre più persone decidono di acquistare presso il negozio per svapo online Terpy.it, considerato dai più del settore un punto di riferimento. In questo articolo si analizzerà l’andamento del mercato italiano ed europeo delle sigarette elettroniche e come questo verrà influenzato dalla recentissima richiesta di stop alla vendita di alcuni prodotti da svapo.
Mercato e-cig: ecco la situazione in Italia oggi, nel 2022 Anche se il termine ‘svapare’ è entrato a far parte del nostro vocabolario da poco tempo, il mondo della sigaretta elettronica è stato accolto positivamente dagli italiani già da diversi anni.
Dopo il boom negli anni ‘10, sono nati tantissimi negozi fisici e, successivamente, online, di prodotti per lo svapo, che hanno poi dovuto affrontare una crisi a seguito di una severa legislazione.
Una tra queste, la salata tassazione sulle sigarette elettroniche e sugli e-liquid.
Nonostante ciò, il mercato delle e-cig si è ripreso rapidamente perché diversi studi hanno dimostrato che è molto meno dannosa rispetto alla sigaretta tradizionale.
Infatti, secondo il Public Health England, la sigaretta elettronica potrebbe rivelarsi un buon alleato per la lotta al fumo. Alcuni studi inglesi hanno evidenziato che chi sceglie questo metodo per smettere di fumare ha il doppio delle possibilità di abbandonare il tabacco una volta per tutte, rispetto ai metodi tradizionali (gomme da masticare, cerotti, ecc.).
Al momento, il mercato italiano è responsabile del 10% delle vendite di prodotti per lo svapo al livello europeo e ha registrato un fatturato di quasi mezzo miliardo di euro nel 2020.
Secondo delle stime, questi numeri sono destinati a crescere nel corso degli anni.
Mercato delle sigarette elettroniche: la situazione nel resto d’Europa
Se i dati dell’Italia fanno ben sperare, le cifre del resto d’Europa sono impressionanti.
Al momento però, solamente l’11% dei fumatori (o meglio svapatori) italiani fa uso di e-cigarette, il che significa che la maggior parte preferisce ancora le sigarette tradizionali e il tabacco.
Ma se ci spostiamo in Francia, la percentuale sale al 30%, mentre nel Regno Unito e in Irlanda, un fumatore su due si è ‘convertito’ al vaping. Infatti, è il sistema sanitario a spingerli a scegliere le e-cig, proprio perché, essendo prive delle sostanze della combustione, sono ritenute meno nocive.
Ma questa non è l’unica ragione che ha influenzato il mercato del vaping negli ultimi anni.
Il vapore aromatizzato non è pericoloso come il fumo passivo e non inquina l’atmosfera: in altre parole, la sigaretta elettronica è una scelta più eco-friendly, per questo si ipotizza che il mercato registri una crescita sempre più consistente.
Se però, da una parte, lo svapo aiuterebbe a ridurre il tabagismo e l’inquinamento ambientale, sembra che la Commissione Europea stia esercitando ostruzionismo anche per il settore delle e-cig.
Divieto sui prodotti di sigaretta elettronica aromatizzati per combattere i tassi di cancro: questa la proposta dell’UE
L’Unione Europea ha proposto di vietare i prodotti a base di tabacco riscaldato aromatizzato per la lotta al cancro.
Infatti, la Commissione ha dichiarato che i volumi di vendita di questi prodotti sono aumentati del 10% in almeno cinque Stati membri, mentre il livello di vendita al dettaglio supera ora il 2,5% delle vendite totali di prodotti del tabacco su suolo europeo.
L’UE si è posta come obiettivo di limitare la consumazione di questi prodotti nocivi per la salute e combattere il sempre più crescente tasso di tumori.
È l’iniziativa che si propone di creare una ‘generazione libera dal cancro’, riducendo il numero di consumatori al mondo, portandolo al 5% entro il 2040.
"Con nove tumori polmonari su 10 causati dal tabacco, vogliamo rendere il fumo il meno attraente possibile per proteggere la salute dei nostri cittadini e salvare vite umane", ha dichiarato Stella Kyriakides, commissario per la salute e la sicurezza alimentare.
Secondo i dati dell´UE, infatti, il cancro è la seconda causa di morte di 450 milioni di abitanti: ogni anno si registrano circa 1,3 milioni di decessi e 3,5 milioni di nuovi casi.
Ciò significa che il 40% dei cittadini dell´UE si ammalerà di cancro a un certo punto della propria vita, con un impatto economico annuale stimato in circa 100 miliardi di euro.
Il Parlamento europeo e il Consiglio dovranno pronunciarsi sulla proposta della Commissione prima che diventi legge al livello europeo.
Se la proposta avrà ottenuto il sostegno dei legislatori dell´UE, il divieto entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione dell´atto delegato nella Gazzetta Ufficiale.
Conclusioni
Questo articolo aveva l’obiettivo di analizzare l’andamento del mercato delle sigarette elettroniche al livello italiano ed europeo. Come si è visto, lo svapo sta acquisendo sempre più popolarità, ma questa crescita esponenziale potrebbe essere fermata dal recente divieto da parte dell’ UE, che avrebbe proposto uno stop alla vendita di prodotti a base di tabacco riscaldato aromatizzato. Solo il tempo ci darà delle risposte ma, per il momento, è innegabile che il settore delle e-cig sia via via più popolare e sulla strada per competere contro quello (ancora molto popolare) del tabacco.
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