Inserita in Economia il 03/12/2021
da Patrizia Carcagno
Lo Svimez denuncia: nel Sud famiglie e imprese verso il crac. Legacoop Sicilia chiede una cabina di regia sulla spesa dei fondi Pnrr e risorse aggiuntive per il Sud
Una cabina di regia che vigili sulla spesa dei fondi del Pnrr, il Piano di ripresa e resilienza varato dal governo nazionale, e un pacchetto di interventi straordinari per il Sud in grado di assicurare crescita occupazionale, diritti di cittadinanza nonché nuovi investimenti in strutture viarie strategiche, a partire proprio dalla Sicilia. È quanto chiedono i vertici di Legacoop Sicilia ai governi nazionale e regionale, dopo avere appreso i preoccupanti dati economici diffusi dallo Svimez, nell’annuale Rapporto presentato martedì scorso a Roma. « Nei prossimi giorni - annunciano il presidente regionale di Legacoop Sicilia, Filippo Parrino, e il coordinatore di Legacoop Sicilia occidentale, Domenico Pistone - chiederemo un incontro con i vertici dell’Anci per sottoporre ai rappresentati degli enti locali le nostre proposte e per varare un progetto condiviso».
« Ancora una volta lo Svimez - dicono Parrino e Pistone - mette in evidenza le gravi difficoltà del Mezzogiorno; dati che testimoniano come la crisi causata dalla pandemia abbia impoverito le famiglie ma anche limitato pesantemente le opportunità di crescita delle imprese».
« Come Legacoop Sicilia - osservano Parrino e Pistone - esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per il perdurare di un contesto che, nonostante veda il Centro-Nord del paese in ripresa, ripropone nel Mezzogiorno l’acuirsi di disuguaglianze generazionali e di genere, gli storici limiti nei settori dell’istruzione e della mobilità e le carenze ormai strutturali di carattere finanziario nella pubblica amministrazione. Tutto ciò, nonostante i dati relativi alla seconda metà del 2021 evidenzino una significativa accelerazione della crescita nazionale, con un rimbalzo superiore alle aspettative di inizio anno».
Il Rapporto Svimez indica come il Mezzogiorno sia ancora ben lontano dagli indici di ripresa del resto del Paese e il rischio che i divari aumentino sono più che concreti. « Ribadiamo ancora una volta - osservano Parrino e Pistone - che le risorse del Pnrr devono rappresentare un’opportunità e non l’ennesima occasione mancata. Abbiamo sottolineato più volte l’esigenza di istituire una cabina di regia che vigili sulla spesa dei fondi del Pnrr. Allo stesso tempo siamo convinti che, pur essendo finalizzate a diminuire il gap tra Nord e Sud, queste risorse da sole non siano sufficienti a colmare il divario. Servono, pertanto, più risorse per garantire crescita, sviluppo, occupazione, inclusione e un piano d’investimenti a favore dello sviluppo delle imprese». « In particolare, - concludono Parrino e Pistone - siamo convinti che sia necessario ripartire da investimenti in grado di sviluppare una serie di interventi in vari settori: da una rete del turismo responsabile per la valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale a un progetto energia-ambiente per la promozione di sistemi energetici integrati, la riduzione dei consumi e la produzione di energie rinnovabili; dalla creazione di una rete di asili nido e di servizi per l’infanzia alla realizzazione di una rete del benessere fino all’attivazione di servizi culturali innovativi».
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