Inserita in Cronaca il 08/10/2020
da Rossana Battaglia
Ospedali riuniti – Villa Sofia Cervello” stipulano una convenzione per prevenire e contrastare la diffusione del Coronavirus tra i lavoratori del Teatro
La Fondazione Teatro Massimo e l’Azienda Ospedaliera “Ospedali riuniti – Villa Sofia Cervello” stipulano una convenzione per prevenire e contrastare la diffusione del Coronavirus tra i lavoratori del Teatro.
La Fondazione Teatro Massimo e l’Azienda Ospedaliera “Ospedali riuniti – Villa Sofia Cervello” hanno stipulato una convenzione per l’esecuzione di un programma di monitoraggio e controllo dell’eventuale diffusione del coronavirus tra i lavoratori del Teatro. La campagna di monitoraggio vuole offrire a tutti i dipendenti le migliori garanzie per lavorare in condizioni di massima sicurezza. Sarà effettuato l’esame sierologico con prelievo venoso per la ricerca di anticorpi e in caso positivo anche il tampone faringeo. “Il Teatro deve confermarsi un luogo sicuro, per il pubblico che assiste agli spettacoli e per tutti coloro che lavorano qui ogni giorno” – afferma Francesco Giambrone, Sovrintendente del Teatro – “La prevenzione e l’attenzione ai comportamenti individuali, il rispetto delle norme di distanziamento e l’igiene dei luoghi che condividiamo, sono gli strumenti più efficaci per prevenire il contagio. Abbiamo profondamente modificato l’assetto del Teatro e abbiamo reso possibile l’esecuzione di opere e concerti in sicurezza. Il supporto dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali riuniti – Villa Sofia Cervello” e lo screening dei lavoratori sono un ulteriore passo per salvaguardare la sicurezza di tutti”. L’esecuzione dei test sierologici è in corso nella sede della Fondazione in Piazza Aragonesi. Walter Messina, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello di Palermo – sottolinea: “In un momento emergenziale come quello attuale, in cui spicca la necessità di fare rete, questa sinergia permette all’Ospedale di abbracciare, oltre la tradizionale vocazione assistenziale, di cura, in chiave innovativa, anche i profili di prevenzione, supportando un Ente di particolare rilievo culturale e di strategico valore per il territorio”.
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