Inserita in Nera il 07/02/2014
da Michele Caltagirone
Assolto l´ex sindaco di Campobello, Ciro Caravà
Il tribunale di Marsala ha assolto l’ex sindaco di Campobello di Mazara, Ciro Caravà, alla sbarra con l’accusa di concorso in associazione mafiosa. Il collegio giudicante presieduto da Gioacchino Natoli ne ha ordinato l’immediata scarcerazione. Fu rinviato a giudizio il 7 dicembre 2012.. L’ex primo cittadino secondo l’accusa, avrebbe intrattenuto rapporti con esponenti della locale famiglia mafiosa capeggiata da Leonardo Bonafede, anch’egli rinviato a giudizio ed assolto dall’accusa di intestazione fittizia di beni. Il processo fu istruito in seguito all’inchiesta della Dda di Palermo che il 16 dicembre 2011 sfocio’ nell’operazione antimafia ”Campus Belli”. Solo due dei sette imputati del processo sono stati condannati dal Tribunale di Marsala. Sono Simone Mangiaracina, di 76 anni, e Cataldo La Rosa, di 48, considerati il “braccio operativo” dell’anziano boss di Campobello di Mazara Leonardo Bonafede, di 81 anni, assolto dall’accusa di intestazione fittizia di beni. Mangiaracina è stato condannato a 13 anni di carcere, mentre La Rosa a 12 anni. Oltre all’ex sindaco Ciro Caravà e a Bonafede, sono stati poi assolti anche Gaspare Lipari, di 46 anni, che secondo l’accusa avrebbe svolto una funzione di “collegamento” tra il sindaco e il capomafia Bonafede, Antonino Moceri, di 62, e Antonio Tancredi, di 53. Questi ultimi due, imprenditori del settore olivicolo, erano accusati di concorso esterno in associazione mafiosa per avere consentito a Cosa Nostra di infiltrarsi nell’attività economica. Lo scorso 16 gennaio, il pm della Dda Pierangelo Padova aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati. Venti anni di carcere erano stati invocati per Mangiaracina, 18 per Caravà e La Rosa, 16 anni per Lipari, 15 ciascuno per Moceri e Trancredi e 6 anni per Bonafede. Quest’ultimo, in passato, già condannato per associazione mafiosa.
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