Inserita in Cronaca il 31/01/2014
da Michele Caltagirone
Tanta carne al fuoco ed un nuovo sito internet. Ecco il comitato ‘Trapani Viva&Civile’
“No Tares” ma non solo. Lo scopo è quello di porsi nel ruolo di vigile presenza affinchè vengano rispettati i criteri di legalità e democrazia. Un punto di riferimento per la cittadinanza nei confronti di alcuni provvedimenti dell’amministrazione comunale di Trapani che i componenti stessi del neonato comitato hanno definito “quantomeno discutibili”. Il comitato “Trapani Viva&Civile” si è presentato stamani alla stampa, in una conferenza tenuta nell’inedita sede (almeno per gli incontri con i giornalisti) di Piazza Vittorio Veneto, davanti Palazzo D’Alì. Presenti Marzia Lombardo, Rosaria Bonello e Francesca Trapani. “Questo comitato – ha detto stamani Marzia Lombardo – nasce dalla bellissima esperienza del 16 dicembre in cui oltre 3.000 persone hanno preso parte all’iniziativa della riconsegna pacifica della Tares all’amministrazione comunale di Trapani. Da allora abbiamo scoperto che questa amministrazione fa acqua da tutte le parti: ci sono delibere, seguite all’approvazione del bilancio, che sono sinceramente discutibili ed alcune potrebbero essere oggetto di segnalazioni presso le sedi competenti. Queste sono attualmente all’attenzione dei nostri consulenti legali che ci stanno fornendo supporto in maniera del tutto gratuita. Il nostro comitato – ha aggiunto – si chiama “Trapani Viva&Civile” perch´ è stato dimostrato da quella manifestazione del 16 dicembre che la nostra città è viva. Quella protesta non siamo stati noi ad organizzarla ma è stata causata dall’amministrazione e dal consiglio comunale di Trapani. Trapani è civile perch´ abbiamo dimostrato che possiamo protestare civilmente e pacificamente. Cercheremo dunque di dimostrare l’incapacità, peraltro già assodata, di questa amministrazione comunale. Tutte le delibere oggetto di contestazione da parte nostra o quantomeno poco chiare saranno pubblicate sul nostro sito, www.trapanivivaecivile.it. Faremo questo – ha concluso – perseguendo vie democratiche, legali e civili”.
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