Inserita in Cronaca il 06/09/2019
da Cinzia Testa
La torre nascosta degli amori segreti.. Ovvero… la torre del Guardiacaccia ai Gorghi Tondi di Mazara del Vallo
Siamo in Sicilia, nel Comune di Mazara del Vallo, un Comune ricco di reperti archeologici e di storiche vestigia..
Vestigia spesso abbondante e quasi sempre sconosciute.
Da anni ormai è stata istituita una zona protetta per la fruizione di un’area ricca di selvaggina : quella dei “Gorghi Tondi”, area assai vasta che comprende numerosi vigneti ove si produce del vino di ottima qualità.
Una parte del vasto territorio è costituito dall’oasi dei Gorghi Tondi, gestita dal WWF, un’oasi che si estende su ben 335 ettari.. ma fruibile solo in una esigua porzione.. su appuntamento e con una serie di piccole difficoltà , nonostante le innegabili possibilità di sviluppo.
Tutta la valle è sempre stata l’habitat per ogni specie di animale ed, ovviamente, per secoli è sempre stata la riserva di caccia del nobile locale che, di volta in volta, ha avuto il privilegio di averne l’esclusivo possesso.
La presenza dei laghetti con acqua sorgiva, sempre fresca, ha sempre attirato sia gli uomini che gli animali.
Nell’interno dell’area protetta, sfortunatamente non visibili, e non accessibili e quindi negati alla fruizione pubblica, esistono interessanti vestigia di diversi insediamenti umani.
Non solo le vestigia di un intero villaggio abbandonato e nascosto dal tempo, ma anche di una torre di avvistamento posta a guardia di tutta la zona.
La torre, che si pensa edificata intorno all’anno 1300, era certamente a guardia sia dello stesso villaggio che dei bracconieri dell’epoca, bracconieri però tutt’ora ben presenti attirati dalla presenza dei numerosi cinghiali che ora si sono insediati in tutta la zona.
Ovviamente le narrazioni locali la citano anche come luogo segreto per incontri amorosi.
Ma perché no? Dopotutto la torre isolata ed immersa nel verde ben si poteva prestare ad essere un piacevole nido d’amore..
Oggi come oggi, la torre dei lontani amanti segreti è abbandonata ed in disuso, un vero peccato …
Insomma sarebbe assai facile riattarla e darla in fruizione a giovani intraprendenti per sviluppare il turismo della zona..
Dall’attività di bird whatcing, alla degustazione di prodotti locali: vino, miele, frutta di stagione, e quant’altro offre questa ricco angolo di Sicilia.
Arrivare alla torre non è facile ed il percorso, assolutamente non segnalato, presenta alcuni punti a rischio per l’esploratore inesperto se si intende arrivare dal lato di Sud Ovest rispetto ai laghetti.
In ogni caso scarponi o stivaloni , un buon bastone e magari pure un falcetto, saranno tutti assolutamente utili.
Ma se invece si percorre la strada provinciale 66, subito dopo l’ingresso del percorso naturalistico del WWF, quasi di fronte al Residence S.Nicola, entrando in un podere privato, ecco che si può percorrere un tratturo ben tenuto e pianeggiante.
Dopo circa 700 metri, sulla destra, già si può vedere la torre del guardiacaccia e, subito dopo, accedervi facilmente.
La costruzione dista solo una ventina di metri dallo stesso tratturo che è il confine di un curatissimo vigneto.
Pulire il sottobosco da rami secchi e sterpaglia, facile esca per incendi e facile nascondiglio per i bracconieri non pare sia difficile da fare.
Ma non solo.
Perché non portare riconoscenza ai nostri avi che, con grande fatica, hanno realizzato queste opere a difesa del loro territorio dell’epoca, ed ora anche nostro territorio?
Perché allora non conservare, riparare, accudire, ed anche fruire, delle tracce e delle orme della nostra storia?
Per un piacevole svago ecco un video di soli sei minuti.
https://youtu.be/U0J3YkHfasY
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