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Inserita in Cronaca il 22/05/2019 da Direttore

Lettere a Tito n. 249. Mimmo Badolato di Soverato (CZ) e altri maestri nell’arte di dipingere i ciottoli di mare o di incidere le pietre della poesia.

Lettere
Caro Tito, vicina è l’estate! E molti di noi staranno un po’ più di tempo a stretto contatto con la natura, specialmente sulla spiaggia dove si possono trovare ciottoli, piccoli sassi, conchiglie con cui provare ad accendere la nostra fantasia e creatività nel realizzare oggetti da tenere per sé, da regalare o da vendere come “souvenir”.

Lo fanno già in tanti ed alcuni proprio per reddito o per professione artistica.

Finora ho dedicato ben due lettere all’arte di dipingere i ciottoli e i sassi di mare, le pietre

dei nostri torrenti o le scaglie di roccia delle nostre montagne. La prima lettera è datata 04 marzo 2013 (https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-23-i-ciottoli-del-mare-jonio-gioco-arte-industria/) mentre, a distanza di 4 anni, la seconda riporta la data del 14 luglio 2017 (https://www.costajonicaweb.it/lettere-su-badolato-n-21-capitolo-18-arte-e-museo-delle-pietre-e-dei-ciottoli-1963-2017/).

All’architetto di Salerno, prof. Tommaso Scelza (http://www.ciottolidautore.it/) incontrato alla Fiera d’Oltremare di Napoli sabato sera 08 luglio 2017 ho dedicato parecchio spazio nella “Lettera su Badolato n. 21” (sopra richiamata) proponendo, tra l’altro, la realizzazione di un museo dei ciottoli dipinti e delle pietre del territorio.

1 – PERCHE’ E’ COSI’ IMPORTANTE DIPINGERE SASSI?

Perché insisto su tale tema con questa terza lettera e perché è importante l’arte di dipingere ciottoli e similari, raccogliere conchiglie e utilizzarle in vari modi? Prima di tutto perché questo “hobby” (o professione) ci spinge ad essere più a contatto con la natura. Poi perché è un esercizio di bellezza e creatività. Inoltre, tutto ciò può rappresentare e rappresenta una piccola ma utile e leggiadra risorsa dei nostri territori di appartenenza da esibire, donare o vendere anche ai turisti. Inoltre, taluni riescono persino a trarne risorsa economica per viverci.

I prodotti derivati da tale creatività possono essere anche idee-regalo per parenti e amici, ma ci sono persone che riescono a fare bomboniere, ferma-carte per scrivanie, ferma-posto per ristoranti, collanine, quadri, vasi, lampade e tante altre belle cose. Taluni, facendolo per professione, partecipano a fiere di ogni tipo oppure affidano a negozi di “souvenirs” i loro oggetti artistici ed evocativi. Altri arrotondano la “mesata” (lo stipendio mensile) e, per i giovani, può rappresentare anche un introito autonomo, assai educativo per un’eventuale spirito più imprenditoriale.

2 – L’ARTE DI ANIMARE LA MATERIA

L’essere umano ha sempre avuto la tendenza di intervenire sulla materia in modo tale da renderla “utensile” multifunzione oppure opera puramente decorativa e, quindi, plasmata dall’afflato dell’arte. E l’arte, si sa, può avere diversi usi e collocazioni. Anch’essa può essere ritenuta “ricca” o “povera”. L’arte di dipingere la piccola materia (come, ad esempio, i ciottoli) è una “arte povera” ma non per questo meno deliziosa e godibile, utile e commerciabile.

Ormai viviamo tempi in cui, generalmente, ognuno (per distinguersi o per primeggiare, pure nel commercio) si inventa la propria arte, quasi con una denominazione personalizzata. Comunque sia, sul web è possibile trovare ciò che attiene al nostro tema digitando parole come “Dècupage” – “Painted rocks” (rocks = rocce)– “Rock painting art” – “Painting stones” (stones = pietre) – “Pebble art” (pebble = ciottolo) – “Pietre in equilibrio” e così via. Cambiano le forme, ma il concetto trainante è il medesimo.

3 – LEZIONI D’ARTE SU INTERNET

Non sono un esperto di internet, però ho notato su www.youtube.com una grande quantità di video che mostrano ed insegnano (“tutorial”) come praticare tale arte di dipingere i ciottoli, i sassi e di utilizzare in infiniti modi ciò che viene riferito al cosiddetto “découpage” (dal francese “ritagliare”) ovvero quella tecnica decorativa che è praticata da milioni e milioni di persone e che alimenta, tra tanto altro, una vasta attività industriale. Oltre all’arte decorativa c’è l’arte incisoria che ottiene sempre ottimi risultati visivi e di lunga durata nel tempo.

Adesso, a beneficio di chi ci legge, provo a dare qualche link attraverso cui trovare il modo di imparare le tecniche più appropriate per realizzare oggetti d’arte di cui andare fieri! a) https://www.youtube.com/watch?v=5uofb4Iirbg (come si decora un sasso con tre margherite – durata video minuti 5,33). b) https://www.youtube.com/watch?v=1LZqzzmuNUs (dipingere una farfalla – m. 4,59). c) https://www.youtube.com/watch?v=-maQSXJfi5E (quadro con ciottoli di mare – m. 7,49). d) https://www.youtube.com/watch?v=T4r5bAhfpRg (pebble art – m. 1, 23). e) https://www.youtube.com/watch?v=Hg9qOnufqbE (painting rocks – m. 16,02). f) https://www.youtube.com/watch?v=fDm6LFvb6mA (pebble art – m. 4,08). g) https://www.youtube.com/watch?v=KoHbRolfPw4 (pietre in equilibrio – m. 6,58).

4- ARTISTI DEI SASSI ED AFFINI

E’ singolare, ormai, che qualcuno non abbia visto e toccato da vicino sassi dipinti in molteplici modi. Ma oggi internet ci può dare anche questo tipo di conoscenza … sia digitando “tutorial” accanto al genere di arte desiderata sia ricercando gli artisti (italiani ed esteri) che la praticano, come ad esempio Michela Bufalini (https://m.facebook.com/MichelaBufalini.SassiArtistici/) oppure Sharon Nowlan (https://www.urbancontest.com/architecture-design/la-“pebble-art”-di-sharon-nowlan).

Inoltre, ci sono dei veri e propri “portali web” per far conoscere artisti di qualsiasi arte raffigurativa (come, ad esempio, https://www.gigarte.com/ cui aderiscono oltre 15mila appassionati, dilettanti o professionisti).

Fino a qualche decennio fa erano pochi i cultori di tali arti compositive, ma, adesso, può essere considerata un’arte di massa, essendo divertente e presentando utili opportunità socio-economiche fino a diventare veri e propri professionisti. Tra i “souvenir turistici” sono assai affezionato alla scaglia di roccia del promontorio che descrive “Capo Nord” da me visitato nella terza decade di agosto 1993. E’ posta in bella vista in uno scaffale del salotto, pure per ricordarmi il “Capo Sud Italia” di Mèlito Porto Salvo (RC).

5 – LE “VICCE” (pietre piatte e sottile di spiaggia)

Ricordi, caro Tito, come e quanto ci divertivamo da bambini nel lanciare sulla superficie del mare le cosiddette “vicce” (quei sassi piccoli, piatti, sottili e leggeri)? Qualche anno fa mi sono divertito a comporle per ricavarne figure che, bene incorniciate, fanno bella mostra di sé alle pareti del mio studio … proprio a ricordo di un’infanzia felice in riva al nostro mare Jonio!

Altri “quadri” con composizione di “vicce” ho donato a cari amici (che hanno condiviso le spiagge badolatesi) e questi “doni evocativi” sono stati graditi. Recentemente ho conosciuto un pittore che sa ricavare da queste “micro-lavagnette” veri e propri capolavori decorativi che ci fanno incantare con le loro figure e i loro colori, spesso assai sgargianti e suggestivi!

6 – L’ARTE DI MIMMO BADOLATO IN SOVERATO (CZ)

Domenico Badolato (detto Mimmo) è un vigile urbano in pensione ed abita a Soverato. Si diletta a fare molte cose, quasi tutte rivolte al sociale. Ad esempio, realizza dei video che poi carica su www.youtube.com a disposizione di tutti evidenziando manifestazioni pubbliche di Soverato (civili e religiose) come ad esempio, la più recente “Fiera della Galilea 2019” (https://www.youtube.com/watch?v=3VD8pw1pgl4), la “Cumprunta a Soverato Superiore – Pasqua 2019” (https://www.youtube.com/watch?v=xWqSmbhXSV0&t=634s) oppure il suggestivo giro del Bambinello per le case a Capodanno (https://www.youtube.com/watch?v=OwB4TJiHLac&t=5s).

Inoltre si diletta di fotografia e di reportages sociali quasi fosse un esperto reporter o giornalista (ad esempio, ha ripreso e documentato con video sonori e foto quasi tutta la “Marcia di Badolato per i borghi spopolati” del 7 ottobre 2011 pomeriggio). Ed è anche un “editore” amatoriale, nel senso che (quando gli piace un articolo su internet, a volte pure qualcuna di queste mie “Lettere a Tito”) ne fa alcune copie a forma di opuscolo ben cucito e confezionato che distribuisce o spedisce a parenti ed amici. Tutto a spese sue.

Mimmo Badolato è una di quelle persone che ha una manualità assai versatile e riesce a fare tutto ciò che vuole. E riesce benissimo pure nell’arte di dipingere i ciottoli di mare o, addirittura, di personalizzarli. Ma lavora pure il vetro e qualsiasi altro materiale duttile.

7 – I CIOTTOLI D’AUTORE DI MIMMO BADOLATO

Caro Tito, qualche anno fa, il corriere SDA di Poste Italiane mi ha citofonato per consegnarmi un pacchetto un po’ “pesante”. Con mia grande e piacevole sorpresa, ho trovato tre pietre o grossi ciottoli di mare, fantasiosamente e bellamente decorati con al centro l’effigie mia e di mia moglie (tratta da alcune foto prese da internet). Il grazioso omaggio, oltre a destare ammirazione, ci ha fatto enorme piacere, sia perché proveniva da questo caro e vecchio amico di famiglia e sia perché quei ciottoli erano stati veramente ornati con affetto e vera arte.

In particolare, ai bordi di un ciottolo, c’era della sabbia di mare di Soverato con una piccola ed autentica stella marina. La sabbia, specialmente, mi ha commosso davvero. Troppo evocativa! Pure per questo, la ritengo più cara al mio vissuto sulle spiagge joniche e, quindi, mi fa compagnia e promemoria sul tavolo da lavoro, utile pure a fermare le mie sudate carte. Mentre una seconda è in salotto e l’altra è al mio “nido-buen retiro” al mare. Chiunque le veda ne rimane così tanto stupito che ne vorrebbe avere una per sé.

Altri ciottoli mi hanno commosso: quello dedicato ad un altro artista, il compianto fotografo di Soverato, Giocondo Rudi (badolatese di nascita); quello dedicato al compianto figlio Max e quello realizzato per mio fratello Antonio (amico d’infanzia di Mimmo Badolato, figli entrambi di ferrovieri) e alla moglie Ines (poi defunta).

8 – CIOTTOLI D’AUTORE – SEART SCHOOL (scuola di arte di mare)

Caro Tito, le nostre spiagge, le nostre scogliere, i nostri torrenti, le nostre montagne hanno tante di quelle pietre adatte ad essere variamente dipinte che potrebbero nascere un vero e proprio mercato ed una vera e propria scuola d’arte che potremmo denominare (se linguisticamente possibile) “SEART” da “SEA” (mare) e ART (arte).

Perché SEART?… perché, in fondo, il mare ha abitato a lungo le nostre montagne (quando erano sommerse in esso), tanto è che spesso si trovano conchiglie marine impastate alle rocce. Tutto è stato mare, tutti siamo figli del mare!

Soverato potrebbe ottenere dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro un distaccamento proprio incentrato su questa SEART. Perché non tentare?

9 – OPERE CHE CI SOPRAVVIVONO

Come puoi notare, quella dei ciottoli è un’arte che ci sopravviverà chissà per quanto tempo! Bisogna aggiungere pure questo non trascurabile “particolare” al valore intrinseco. Tale motivo in più potrebbe portare le Istituzioni e/o le Associazioni locali (specialmente quelle del settore turistico e commerciale) a valutare di mettere in atto iniziative di attrazione socio-culturale e di vendita di “souvenir” generico o personalizzato.

Caro Tito, non vorrei sbagliare (pure perché manco dalla nostra costa jonica ormai da quasi 7 anni continuativi), però ritengo che ogni città o paese rivierasco potrebbe realizzare con successo le medesime cose in quanto all’arte dei ciottoli e similari. Proviamo a pensare a Soverato, capoluogo del nostro comprensorio.

10 – UNA MOSTRA-CONCORSO A SOVERATO?

Soverato (celebrata “perla dello Jonio”) potrebbe, infatti, realizzare una “Mostra-Concorso” espressamente dedicata a tutte queste arti di pittura, decorazione, assemblaggio, ecc. di ciottoli e oggettistica varia trasformata in creazioni da stupire.

Sicuramente a tale mostra-mercato (utile pure ad attrarre, far divertire ed incantare i turisti e i residenti) parteciperanno (con i loro usuali stand) quei veri e proprio amatori o professionisti che, generalmente, fanno tutte le fiere, in particolare quelle del settore.

Secondo me, una simile manifestazione avrà sicuro successo a tal punto da diventare una vera e propria tradizione che distinguerà Soverato da altri lidi alla moda. Ovviamente, essendo in una località di mare, mi sembra naturale aprire la mostra-mercato pure alle creazioni fatte di conchiglie… un’altra meraviglia da non perdere!

11 – LA FIERA DELLE CAMPANELLE

Una manifestazione molto simile concettualmente a quella dei ciottoli dipinti è la “fiera delle campanelle” che nel centro Italia è assai diffusa ed è presente in ogni località turistica di pregio. Chi ha visto una di queste fiere può testimoniare di come e quanto incantino tutti, in particolare i bambini. Infatti, le campanelline (di terracotta, di vetro, di legno, di metallo o di altri materiali, tra cui il cioccolato per i più golosi) sono così fantasiosamente decorate che ci si chiede quanto sia grande, anzi infinita, la fantasia degli artisti. E’ sbalorditivo!

Ad esempio, famosissima è quella della città abruzzese di Lanciano (Chieti) che si svolge tra la fine di agosto e i primi di settembre (dedica 2 minuti a questo video https://www.youtube.com/watch?v=-a9x38wF9RY) o quella antichissima di Acquapendente in provincia di Viterbo (il 28 aprile nel 2019). Basta contattare qualche comitato organizzatore o semplicemente qualche “standista” e ne arriveranno a Soverato una moltitudine. Secondo me potrà essere una delle manifestazioni più trainanti dell’estate jonica di Soverato.

Otto anni fa, nel 2011, ho contribuito ad organizzare la “Fiera delle campanelle e dell’artigianato artistico” pure qui ad Agnone (città delle campane vere, quelle di bronzo della Pontificia Fonderia Marinelli, la più antica del mondo che, al suo interno, ha anche un grande “Museo storico della campana”). Ed ogni estate entro nelle beatitudini della “Fiera delle campanelle” di Vasto. E’ una meraviglia che raccomanderei a tutti di realizzare! Provare per credere!

12 – PEPPE GENNA INCISORE DI PIETRE ALLE SALINE DI MARSALA (TP)

Caro Tito, nell’ultima decade del settembre 2017 (soggiornando a San Vito Lo Capo per la Festa del Cous-Cous) ho effettuato, assieme a mia moglie, alcune escursioni nei dintorni. Una di queste ci ha visti visitare la Laguna dello Stagnone, una “salina.museo” assai interessante nella Mozia di Marsala (sempre in provincia di Trapani).

Davanti all’imbarcadero, all’ombra di un canneto spontaneo, abbiano trovato Peppe Genna con la sua “mercanzia” di sculture in varia tipologia di pietre. Come accade quando sono davanti ad un artista, mi sono messo a conversare con lui per saperne di più. Oltre che incisore di pietre semidure, Peppe Genna è anche poeta. I turisti di passaggio lo fotografano come elemento caratteristico del posto e, ovviamente, essendo diventato un vero personaggio, molti giornali anche esteri (cartacei e web) scrivono di lui. Sembra fare parte del contesto turistico, del paesaggio e della sua cultura.

Gli ho promesso di narrarne pure io la presenza ed il ruolo ed eccomi qui a mantenere la parola data. Ovviamente ci sarebbe da scrivere un romanzo su di lui o da fare un’intera trasmissione TV per quanto sia profonda la sua vicenda esistenziale e per il significato che ha voluto vestire, anche con un certo coraggio ed una qualche intraprendenza, pazienza e professionalità. Personaggi da ammirare poiché si “auto-inventano” al sole di Sicilia.

L’aspetto che più mi è piaciuto del suo lavoro-passione è l’incisione di sue poesie sui ciottoli di mare. Ne ho acquistato uno che tengo (come ferma carte) sulla scrivania, assieme ai ciottoli personalizzati, dono di Mimmo Badolato.

13 – GIANNI VERDIGLIONE – GIOVANNA SGAMBELLURI – LUIGI BIANCO

E’ qui anche il caso di ricordare la “Strada della Poesia” realizzata nel novembre 1995 dallo scultore Gianni Verdiglione (assieme a Giovanna Sgambelluri e a Luigi Bianco) ai bordi della provinciale 135 Badolato Marina – Badolato borgo (6 km). Questi tre valentissimi artisti hanno impiantato (a debita distanza l’una dall’altra) proprio pietre (di vario tipo) riportanti i versi di taluni poeti che bene si inserivano nell’atmosfera evocativa del paesaggio circostante.

Ho ricordato questa bella e qualificante iniziativa alla pagina 78 dell’opuscolo “Villacanale il paese delle regine” (1996). Assieme al poeta Vito Maida sono stato presente alla “performance artistica” e allo svelamento di una “Pietra della Poesia” nei pressi del Castello del barone Gallelli al km 3 (circa). Purtroppo, non esistono più tali pietre della poesia del 1995 … ma resta la poesia di tale strada in ascesa verso le suggestioni e le meraviglie del bordo, delle sue colline e delle sue montagne proiettate sulla sempre splendente luce del mare Jonio.

14 – SALUTISSIMI

Caro Tito, sarei l’uomo più felice del mondo se nelle nostre cittadine sullo Jonio (Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia) si realizzasse il sogno di una “Mostra-Mercato” o di una “Mostra-Concorso” di “SeArt” (arte di mare).

Pensando a questo sogno, che sa di estate e di libertà, ti ringrazio e ti saluto. Arrivederci alla prossima “Lettera n. 250” !

Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it) Azzurro infinito, mercoledì 22 maggio 2019 ore 00,55 Le foto sono state prese dal web.

Fonte: www.costajonicaweb.it

 

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