Inserita in Sport il 15/05/2019
da Direttore
PALERMO. CALCIO = ON. ERASMO PALAZZOTO (LA SINISTRA) ASPETTARE SENTENZA DEFINITIVA PER NON FALSARE CAMPIONATO, RETROCESSIONE PALERMO CALCIO ARRIVA IN PARLAMENTO Interrogazione a Conte
Quali iniziative intende assumere il governo nei confronti della Lega Calcio affinché venga riconsiderata la decisione del Consiglio direttivo della Lega B di rendere immediatamente esecutiva la sentenza di primo grado del Tribunale Federale Nazionale e di procedere con le partite dei playoff, senza rinvii determinando la retrocessione del Palermo Calcio, senza stendere la sentenza definitiva della giustizia sportiva.
Lo afferma il deputato siciliano de La Sinistra Erasmo Palazzotto nell’interrogazione presentata al premier Conte sulla società US Città di Palermo Spa.
Senza voler entrare nel merito della sentenza e rispettando l’autonomia e l’indipendenza della giustizia sportiva, prosegue Palazzotto, questa sentenza di primo grado penalizza in modo durissimo la squadra, che sul campo si è guadagnata l’accesso ai play off chiudendo la classifica in terza posizione, ma soprattutto penalizza i tifosi e la città che certamente non possono essere ritenuti responsabili di veri o presunti illeciti eventualmente commessi dai dirigenti calcistici. E’ assurdo infatti, continua l’esponente de La Sinistra, che dalla vicenda esca indenne l’ex Presidente Zamparini, “dominus” del Palermo all’epoca dei fatti contestati, unico e vero responsabile di illeciti eventualmente commessi. Ed è singolare la decisione assunta da un consiglio direttivo dove la maggioranza è composta da rappresentanti delle quattro società che beneficerebbero della recessione diretta in serie C del Palermo Calcio. La decisione assunta e i ricorsi potrebbero falsare l’esito dell’attuale campionato di Serie B e l’inizio del prossimo campionato. E’ necessaria una presa di posizione del governo vista l´importanza dell´industria calcio nel sistema paese, sia per il giro di affari economico che per la passione degli italiani, conclude Palazzotto.
Lo rende noto l’ufficio stampa de La Sinistra
Roma, 15 maggio 2019
Testo dell’interrogazione presentata
Al Presidente del Consiglio dei Ministri - Per sapere - premesso che:
il 13 maggio 2019 il Tribunale Federale Nazionale ha condannato in primo grado la società US Città di Palermo all’ultimo posto in classifica nel campionato di Serie B per la stagione 2018/2019;
Il club è stato punito a titolo di responsabilità sia diretta che oggettiva per illecito amministrativo;
secondo quanto riportato nel dispositivo la società US Città di Palermo Spa, avrebbe compiuto una sistematica attività volta ad eludere i principi di sana gestione finanziaria volta a rappresentare in maniera non fedele alla realtà lo stato di salute della società deferita;
tali attività, sarebbero proseguite ininterrottamente dal 2015 al 2018 e avrebbero raggiunto il loro apice relativamente al bilancio al 30 giugno 2016 le cui alterazioni avrebbero consentito di conseguire l’iscrizione al campionato di calcio 2017/2018;
senza voler entrare nel merito della sentenza e rispettando l’autonomia e l’indipendenza della giustizia sportiva, a parere dell’interrogante questa sentenza di primo grado penalizza in modo durissimo la squadra e un’intera città che certamente non può essere ritenuta responsabile a nessun titolo di veri o presunti illeciti eventualmente commessi dai dirigenti calcistici e che sul campo si è guadagnata l’accesso ai play off chiudendo la classifica in terza posizione, lavorando con serietà e professionalità;
a parere dell’interrogante è assurdo che per un semplice vizio di forma esca indenne dalla richiesta di deferimento l’ex Presidente Zamparini, “dominus” del Palermo all’epoca dei fatti contestati, unico e vero responsabile di illeciti eventualmente commessi e che a pagare sia l’intera città di Palermo;
il Consiglio direttivo della Lega B ha deliberato all’unanimità di rendere immediatamente esecutiva la sentenza e di procedere con le partite dei playoff, senza rinvii e seguendo il calendario già programmato, secondo le date stabilite lo scorso 29 aprile;
sono state ratificate anche le 4 retrocessioni, senza disputa dei playout;
il Consiglio è composto da: il presidente Mauro Balata, il Presidente della Salernitana, i proprietari di Carpi, Cremonese, Perugia, Benevento, Pescara e da due membri indipendenti;
quasi tutti Presidenti di squadre direttamente coinvolte dagli effetti della sentenza e della delibera adottata;
in virtù della mancata disputa dei playout la Salernitana, club di proprietà di Claudio Lotito, permarrà in Serie B, così come il Venezia, il Foggia, che ancora deve discutere il proprio ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, è subito retrocesso in C, Perugia, Benevento e Pescara disputeranno i play-off;
a parere dell’interrogante, visti gli inevitabili e già annunciati ricorsi che le società, a vario titolo coinvolte, presenteranno, a partire dal ricorso in appello della società US Città di Palermo e la possibilità per le stesse di rivolgersi in ultima istanza alla giustizia ordinaria, le decisioni assunte dal suddetto Consiglio, producendo degli effetti immediati, rischiano, in caso di sentenze definitive di orientamento opposto, di pregiudicare se non falsare l’esito dell’attuale campionato di Serie B e l’inizio del prossimo oppure il ripetersi quanto meno dei play-off con un evidente danno, anche economico, per la collettività, visto che lo svolgimento di una partita di calcio comporta dei costi;
a parere dell’interrogante è necessaria una presa di posizione del governo vista l´importanza dell´industria calcio nel sistema paese, sia per il giro di affari economico che per la passione degli italiani -:
quali iniziative intenda assumere il governo nei confronti della Lega Calcio affinché venga riconsiderata la decisione del Consiglio direttivo della Lega B di rendere immediatamente esecutiva la sentenza di primo grado del Tribunale Federale Nazionale esposta in premessa, di procedere con le partite dei playoff, senza rinvii e seguendo il calendario già programmato, attendendo quantomeno la sentenza definitiva della giustizia sportiva prima di procedere con qualsiasi decisione.
ERASMO PALAZZOTTO
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