Inserita in Cronaca il 23/04/2019
da Direttore
CETO (BS) – CANE INVESTITO NEL CORTILE DI CASA.
Il responsabile non è nuovo a scatti di violenza contro i cagnolini della signora che purtroppo stavolta non è riuscita a salvare il piccolo pinscher. Rosati: episodio da manuale che dimostra la relazione tra violenza sugli animali e violenza sulle persone. In attesa di pene più severe, oggetto di slogan politici ma senza passi concreti, anche in questo caso LNDC sporge denuncia.
Una donna residente in Valcamonica si è vista uccidere l’amato pinscher Zorro davanti agli occhi, rischiando anche lei di essere investita. Un uomo infatti, risalendo lentamente la strada con la sua auto, ha accelerato entrando nella proprietà della donna che si trovava in cortile con il suo cagnolino investendolo mortalmente e poi scappando via. La signora è riuscita a schivare l’automobile per un soffio ma per il piccolo Zorro non c’è stato nulla da fare.
Secondo quanto riportato dalla stampa, la signora ha riconosciuto l’uomo che non è nuovo a gesti di violenza nei confronti dei suoi cani. In passato, infatti, ha preso a calci uno dei cagnolini della stessa signora che era riuscito a scappare dal recinto e poi ha malmenato anche l’amica della signora giunta sul posto per recuperare l’animaletto. A seguito di quella vicenda, l’amica sporse denuncia e – stando alla redazione bresciana de Il Giorno – l’uomo è stato riconosciuto colpevole di lesioni personali. Ora la proprietaria di Zorro denuncerà anche l’uccisione del suo cagnolino.
“Come se non bastasse tutta la letteratura scientifica al riguardo, questo episodio è l’ennesima riprova che la violenza sugli animali fa quasi sempre coppia con la violenza sugli umani”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “A quanto pare quest’uomo è già stato condannato per lesioni personali ma è ancora libero di andare in giro e fare del male, in questo caso uccidere un povero cagnolino all’interno della sua stessa abitazione. Persone come questa devono essere assicurate alla giustizia e condannate a una pena detentiva che ne consenta la rieducazione, oltre che rappresentare un deterrente per altri.”
“Dovrebbe ormai essere evidente agli occhi di tutti che servono pene più severe per i reati contro gli animali, ma a quanto pare la politica – senza distinzione di partiti, da destra a sinistra – è capace solo di fare proclami in tal senso ma tutto rimane solo negli slogan, senza alcun risultato concreto. Nonostante questo, il nostro team legale sporgerà denuncia anche per l’uccisione del piccolo Zorro affinché anche questo caso non cada nel dimenticatoio ma si riesca a fare giustizia per quanto possibile”, conclude Rosati.
23 aprile 2019
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