Inserita in Cronaca il 18/01/2014
da Michele Caltagirone
Fiocco rosa alla Fondazione San Vito Onlus di Mazara
Fiocco rosa alla “Fondazione San Vito Onlus” di Mazara del Vallo. Per la prima volta da quando la Fondazione ospita richiedenti asilo politico (attualmente sono in 44, compreso tre bambini), è nata una bambina da una giovane immigrata. Si chiama Emmanuela, nata 3,870 kg all’ospedale di Castelvetrano dove la mamma, Sharon Odeh è stata seguita in questi mesi e dove ha partorito con cesareo. La storia di Emmanuela – raccontata sul numero di quindicinale diocesano Condividere uscito oggi, nell’ambito di una pagina dedicata alla Giornata del migrante che ricorre domani – venuta alla luce in Sicilia, inizia in Libia. Lì, in quella terra di passaggio, lontana dalla Nigeria, è avvenuto il concepimento. Sharon ed Evans Omorodion, anche lui nigeriano, si sono conosciuti in Libia, dove hanno vissuto alcuni mesi prima di imbarcarsi verso la Sicilia. Ma i loro destini si erano separati: lui, Evans Omorodion Asia era riuscito a partire prima su un barcone di fortuna; lei, Sharon Odeh, è arrivata a Lampedusa qualche mese addietro, poi il trasferimento alla “Fondazione San Vito Onlus”. La nascita della loro figlia, Emmanuela, li ha fatto riabbracciare proprio a Mazara del Vallo, la città che ha mostrato, tramite gli operatori della stessa Fondazione oggi presieduta da Vilma Angileri, l’aspetto più bello dell’accoglienza. Il papà Evans, attualmente ospite del centro “Amahoro” alla periferia di Roma e in attesa del permesso di soggiorno, è venuto apposta a Mazara del Vallo per riconoscere la propria figlia. E così ha potuto riabbracciare Sharon, anche lei in attesa del permesso. Il giovane ha fatto rientro nel centro di Roma, dove il prossimo marzo terrà il colloquio con la Commissione territoriale.
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