Inserita in Cronaca il 14/04/2019
da Direttore
MASTRULLI (CO.S.P.) PAPPALARDO (GILET ARANCIONI) SU OMICIDIO MARESCIALLO DEI CARABINERI E FERIMENTO DI ALTRO CARABINIERE A CAGNANO VARANO IN PROVINCIA DI FOGGIA
“ADESSO IL VERO COLPEVOLE MERITA CARCERE DURO E CERTEZZA DELLA PENA”
Oggi hanno ammazzato Vincenzo, un fratello, un figlio, un maresciallo dei Carabinieri. Quando ho appreso la terribile notizia – commenta MASTRULLI - ero a Bari presso Hotel Excelsior Sala Congressi con il Generale Antonio PAPPALARDO in Assemblea Generale dei Cittadini Civili e Militari, una grande giornata d libertà e di democrazia per i Militari.
Presenti in sala quasi un centinaio di partecipanti. Ero proprio lì, con quei ragazzi , uomini e donne che ogni giorno rischiano la vita, in strada, per garantire la nostra sicurezza.
Il maresciallo Vincenzo Carlo Di Gennaro, 46 anni, è morto nella piazza di Cagnano Varano (FG) nel paese dove lavorava presso la locale Stazione dei Carabinieri come Vicecomandante. L’assassino ha estratto una pistola mentre veniva controllato e ha sparato ferendo anche un altro Carabiniere,
Vigileremo, noi due personalmente, Domenico Mastrulli e Antonio Pappalardo, già Generale di brigata dell’Arma dei Carabinieri, che l’assassino sconti il massimo della pena prevista!
Abbiamo detto ai Carabinieri, Poliziotti di Stato, Poliziotti Penitenziari e Cittadini comuni, presenti in sala, dopo aver appreso con profondo dolore la notizia della morte di Vincenzo, servitore dello Stato, che Militari e Poliziotti continueranno ad offrire la loro vita al Paese in ossequio al giuramento di fedeltà alla Repubblica, alla Costituzione, alle Leggi dello Stato e al Popolo Italiano.
A Bari oggi abbiamo discusso delle condizioni di lavoro de colleghi, delle loro paghe troppo basse, del riordino delle carriere e del sistema pensionistico; abbiamo affrontato il fenomeno crescente dei suicidi tra le forze armate e di polizia .
Abbiamo fatto un minuto di silenzio in memoria del nostro amico e commilitone ammazzato per servire il Paese.
L’assassinio dovrà pagare duramente il suo delitto con il carcere a vita.
Mastrulli e Pappalardo hanno concordemente deciso di organizzare nel mese di maggio una giornata di protesta per le difficili e dure condizioni di vita e di lavoro dei militari e poliziotti e di costituire quanto prima una Confederazione dei Sindacati del personale civile e militare delle Forze di polizia e delle Forze Armate, vero baluardo della democrazia, della libertà e della sovranità popolare.
|