Inserita in Cronaca il 03/04/2019
da Direttore
PASQUA 2019 – MANGI ANCORA L’AGNELLO?
#SEIUNOSFIGATO Un messaggio provocatorio per sottolineare l’incoerenza di chi dice di amare gli animali ma non rinuncia a ucciderli per mangiarli. Rosati: bisogna prendere coscienza della sofferenza che c’è dietro le tradizioni, religiose o meno.
Come ogni anno torna l’appuntamento con le festività pasquali e, come sempre, si avvicina il massacro di migliaia di agnelli giovanissimi per banchettare paradossalmente in quella che dovrebbe essere la festa della vita per eccellenza. In questo giorno infatti i cristiani dovrebbero celebrare il trionfo della vita sulla morte, ma lo fanno con l’uccisione di migliaia e migliaia di cuccioli appena separati dalle loro madri.
“Da tempo LNDC si impegna a promuovere l’alimentazione senza prodotti di origine animale, ma questo è il periodo in cui si consuma tradizionalmente la carneficina più agghiacciante dell’anno”, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Per il 2019 abbiamo deciso di lanciare un messaggio volutamente provocatorio per sottolineare l’incoerenza di chi dice di amare gli animali ma al tempo stesso non rinuncia a ucciderli per mangiarli.”
Ecco quindi l’hashtag #SeiUnoSfigato dedicato a chi mangia ancora l’agnello a Pasqua, accompagnato dal claim “Per essere trendy vivi animal friendly”. “Ovviamente anche questa è una provocazione”, continua Rosati. “La scelta alimentare vegana non deve essere dettata dalle mode ma da una presa di coscienza della sofferenza che viene inflitta agli animali che ancora oggi scegliamo di mangiare per tradizioni anacronistiche e prive di ogni fondamento. Tuttavia è un dato di fatto che sempre più persone si avvicinano ai menù veg per curiosità o per moda e va bene anche quello, se serve a ridurre e magari arrivare a porre fine allo sfruttamento animale.”
Sul sito LNDC, alla pagina Vivi Animal Friendly, si possono trovare tanti consigli per preparare dei deliziosi piatti che permettono di mangiare con gusto e festeggiare senza che nessun animale venga sfruttato e muoia per il nostro palato.
3 aprile 2018
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