Inserita in Cultura il 26/03/2019
da Direttore
Nell´ambito dell´iniziativa di BCsicilia ´30 Libri in 30 Giorni´ si presenta a Termini Imerese il volume ´L´ultimo Risorgimento. Settembre 1866: la rivolta del Sette e Mezzo´
Nell´ambito dell´iniziativa "30 Libri in 30 Giorni" si presenta mercoledì 27 marzo 2019 alle ore 17,30, presso il Circolo Margherita in piazza Duomo a Termini Imerese, il volume "L´ultimo Risorgimento. Settembre 1866: la rivolta del Sette e Mezzo" a cura di Santo Lombino e Aurelio Maggi. La manifestazione è promossa da BCsicilia, l´Associazione che si occupa di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali in collaborazione il Circolo Margherita. Dopo i saluti di Giacinto Lo Faso, Presidente Circolo Margherita e Miriam Millonzi, Presidente BCsicilia Sede Termini Imerese sono previsti gli interventi Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia e Michele Iacono, Scrittore e saggista . All´incontro sarà presente il curatore del volume Santo Lombino. Per informazioni: Email: segreteria@bcsicilia.it – Tel. 346.8241076 - Fb: BCsicilia – Tw: BCsicilia. Nel settembre 1866 una insurrezione popolare sconvolse la città di Palermo e i comuni del suo hinterland, colpendo i centri del potere amministrativo, politico e militare. Le modalità di svolgimento furono assai simili a quelle dei moti anti-borbonici dei decenni precedenti e molti capisquadra erano gli stessi che nel 1860 avevano portato alla vittoria la spedizione dei Mille. In questo caso, però, la controparte era costituita dal neonato Regno d´Italia a guida sabauda. Gli osservatori di parte governativa attribuirono la rivolta del "Sette e Mezzo" ad un "episodio di delinquenza collettiva", mentre la Commissione parlamentare d´inchiesta e la maggior parte degli storici hanno sottolineato la crisi di fiducia tra governati e governanti, la leva obbligatoria, i rastrellamenti militari per catturare disertori e renitenti, la soppressione delle corporazioni religiose e l´incameramento dei loro beni, la gestione dell´ordine pubblico che confondeva artatamente delinquenza comune e opposizione politica. In una società ad alto livello di "democratizzazione della violenza", il moto popolare fu preparato da un gruppo di repubblicani radicali in rotta con i moderati e con Mazzini, guidato prima dal generale garibaldino Corrao e poi da Giuseppe Badia, cui diedero manforte esponenti clericali e filo-borbonici in cerca di rivincita. Il carattere ibrido della direzione politica, il mancato collegamento col resto dell´Isola e l´approdo in città di 40.000 soldati con fucili e cannoni, facilitarono l´azione repressiva guidata dal generale Raffaele Cadorna, con la dichiarazione dello stato d´assedio, arresti di massa e tribunali speciali. Sulla scorta di quanto emerso dal convegno di studi storici "L´ultimo Risorgimento. A 150 anni dalla rivolta del Sette e Mezzo" tenutosi il 27 novembre 2016 a Bolognetta (Palermo), questo volume intende ricostruire il contesto sociale e politico dell´insurrezione e favorire la riflessione sul suo rapporto con la lunga serie dei moti ottocenteschi e con i successivi sviluppi che portarono alla nascita dei "Fasci dei lavoratori".
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