Inserita in Cronaca il 27/02/2019
da Direttore
MARINA MILITARE: NAVE ITALIA TERMINA IL PERIODO DI LAVORAZIONI IN BACINO E CONTINUA L’APPRONTAMENTO PER LA CAMPAGNA DI SOLIDARIETA’ 2019
Anche quest’anno il sodalizio tra Marina Militare e Fondazione Tender to Nave Italia Onlus solcherà i mari italiani con a bordo equipaggi “speciali” Segui le novità della #MarinaMilitare live su Twitter (@ItalianNavy #ProfessionistiDelMare #ilTuoFuturoèilMare) o sul sito della Marina Militare (www.marina.difesa.it)
Con l’uscita dal bacino in muratura dell’Arsenale di La Spezia, Nave Italia ha terminato ieri le attività di manutenzione dello scafo. Il brigantino più grande del mondo della Fondazione Tender To Nave Italia Onlus, armato con un equipaggio della Marina Militare, continuerà nei prossimi giorni la sosta lavori che ne consentirà il completo approntamento in vista della Campagna di Solidarietà 2019, il cui inizio è previsto il 30 aprile. Il calendario 2019 di nave Italia prevede anche quest’anno la visita a numerose città italiane che si affacciano sul Mar Tirreno e Mar Ligure. La Marina Militare insieme allo Yacht Club Italiano accolgono ogni anno a bordo di nave Italia centinaia di giovani marinai speciali offrendo loro, insieme all’esperienza di vita a bordo, dei percorsi formativi e riabilitativi davvero unici. Oltre che promuovere la cultura del mare attraverso la navigazione a vela quale strumento di formazione, educazione, riabilitazione ed inclusione sociale, la Fondazione Tender to Nave Italia si prefigge di migliorare la qualità della vita di persone affette da disabilità fisiche, cognitive e problematiche di inserimento sociale, mirando all’accrescimento della propria autostima e alla conquista di una maggiore autonomia. Il mare, la vela, la navigazione, le regole e la vita di bordo sono un potente e prezioso strumento di intervento nel sociale. Durante la campagna dello scorso anno sono stati ospitati a bordo 22 gruppi italiani ed europei che appartengono alle macro aree di intervento della disabilità, del disagio sociale e della salute mentale per un totale di 316 utenti e 112 accompagnatori tra medici, psicologi, educatori e operatori. Il progetto di Nave Italia, nato grazie alla collaborazione tra la Marina Militare e lo Yacht Club Italiano, rappresenta uno dei tanti esempi di attività complementari che la forza armata svolge a favore della collettività e, nel caso specifico, delle fasce più deboli della popolazione, in un’ottica di solidarietà che da sempre contraddistingue il grande equipaggio della Marina.
Approfondimenti: Nave Italia è un brigantino-goletta costruita nei Cantieri Navali di Danzica nel 1993. Battezzata “Swan Fan Makkum” (‘cigno della città di Makkum’), ha veleggiato per tredici anni per le Antille, traversando 18 volte l’Atlantico col suo primo armatore, Willelm Sligting. Il 9 ottobre 2006 “Swan fan Makkum” arrivò a Genova per ormeggiare di fronte allo Yacht Club Italiano. Si realizzava così l’ambizioso progetto di un veliero dedicato a persone con disabilità. Il 10 gennaio 2007 fu costituita a bordo del brigantino la Fondazione Tender To Nave Italia Onlus e nominato il primo Consiglio di Amministrazione. Nel febbraio del 2007 la Fondazione viene presentata alle Autorità e alla Stampa a Roma in Campidoglio. Il primo marzo 2007 “Nave Italia” riceve la benedizione impartita dall’Arcivescovo della città di Genova, Card. Angelo Bagnasco. Il 19 marzo fu siglato a Roma il contratto che affidava alla Marina Militare Italiana la conduzione del veliero. Il primo Comandante fu il capitano di vascello Gai Vassallo. L’Italia venne iscritta nel quadro del naviglio militare dello Stato e fu issata la bandiera della Marina Militare. I primi membri dell’equipaggio designato salirono così a bordo. Il 6 aprile 2007 avviò la propria missione imbarcando il primo progetto riabilitativo. I progetti realizzati da centinaia di ONLUS, Scuole, Ospedali ed Enti non profit di tutta Italia, hanno così scoperto un potente strumento di riabilitazione ed educazione messo a disposizione di persone rese fragili da malattie o situazioni difficili. Da allora hanno veleggiato su Nave Italia oltre 4.500 persone, marinai speciali che hanno sfidato vento, onde e regole militari per riscoprire dentro se stessi la capacità di fare, imparare, convivere e gioire, nonostante tutto.
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