Inserita in Sport il 20/02/2019
da Direttore
SIGEL MARSALA VOLLEY - Il direttore sportivo Buscaino: ´Tra ostacoli di varia natura ecco come si è articolata la stagione´
L’inizio confortante in Pool Salvezza della Sigel Marsala che, con umiltà, conta di poter risalire la corrente domenica dopo domenica, sta dimostrando come si stia vivendo con l’avvento della nuova fase un campionato nel campionato. Questo e altri aspetti legati a ciò che è stata la regular-season che la Società, atlete e staff sono sulla via di metabolizzare definitivamente ci offrono degli spunti per una chiacchierata con il diesse Maurizio Buscaino (nella foto) che esordisce: “Premesso che il gruppo dirigenziale si era partito con l’obiettivo di centrare una piazza Playoff, abbiamo dovuto fare fronte a diverse avversità non dipendenti dalla nostra volontà e che hanno condizionato il cammino della squadra. Abbiamo subito perso per infortunio nel vivo del precampionato la straniera Ewelina Sieczka Brzezi??ska che il tempo ha poi dimostrato di non aver recuperato a pieno la forma. Il “taglio” della polacca non è stato possibile anticipare a dicembre, in quanto il mercato in entrata chiuso e impossibilitati ad ovviare alla partenza”. A peggiorare il quadro dopo quattro giornate di campionato il K.O. del nostro C1 Tatijana Fucka. Una ragazza, di ruolo centrale, su cui avevamo puntato, promettente e dal grosso margine di miglioramento, il cui posto l’ha preso una C2 adattata”
Chiusura su una opinione inerente quella che è stata la stagione regolare (prima fase) e sul budget di tutte le squadre del sud-Italia dissanguato dalle lunghe trasferte, Buscaino spiega:
“La Sigel ha fatto parte di un raggruppamento di ferro e livellato. Basti pensare come una squadra come Sassuolo, fresca vincitrice della Coppa Italia di categoria, sia stata coinvolta in zona retrocessione e, come altre, sta disputando gli spareggi salvezza, non avendo avuto la forza di evitarli. Deve fare riflettere l’esempio; Riguardo al budget confermo che si parte sempre penalizzati qui al sud. Non solo i lunghi spostamenti che interessano più della metà delle spese di una stagione e che, preventivamente, si mettono a bilancio alla voce “uscite”, ma anche il reperimento delle giocatrici per farle venire a giocare in un’Isola come la nostra, non è agevole. C’è un rincaro del 20/25% rispetto a una “chiamata” di una società del nord-Italia”
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