Inserita in Cronaca il 27/01/2019
da Direttore
Calvizie, il rimedio è nelle patatine fritte.
A dirlo uno studio giapponese. È stata per millenni una vera piaga per circa il 70% degli uomini di mezzo mondo. Tantissime le soluzioni proposte ma nessuna efficace davvero. Sembra sia stata finalmente scoperta la cura definitiva
Diversi studi dimostrano che la calvizie negli uomini è percepita come un grave problema: nella maggior parte dei casi rende insicuri e infelici. Anche se esistano diversi sex-symbol che nonostante la pelata facciano strage di ammiratrici e di cuori, il maschio medio viene soprassalito dall’imbarazzo. Ora le patatine fritte, buone e croccanti, seppur molto caloriche e non esattamente salutari, potrebbero venir impiegate nella lotta contro la perdita dei capelli. O almeno una loro parte. Da uno studio svolto in Giappone presso la Yokohama National University, sarebbe infatti emerso che una componente chimica presente nell’olio di frittura delle patate, farebbe miracoli contro la calvizie. Questo elemento è il dimetilpolisilossano, che nell’olio consente una maggiore stabilità termica e impedisce il formarsi della schiuma. “Il metodo è molto semplice, è un metodo robusto e promettente.” ha dichiarato Junji Fukuda, autore della scoperta “Speriamo che questa tecnica riuscirà a migliorare la terapia rigenerativa dei capelli umani utilizzata per trattare calvizie come l’alopecia androgenetica”. Per giungere a questa scoperta, evidenzia Giovanni D´Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” gli scienziati hanno reso calvi dei topi, per poi iniettare in loro la componente. Questa è riuscita a stimolare la produzione di cinquemila germi del follicolo pilifero, ossia cinquemila nuovi peli. Le probabilità però che questa volta si sia veramente raggiunto un risultato definitivo appaiono essere molto alte. La ricerca è attualmente in corso e procede velocemente. Per chi volesse rimanere aggiornato sulla questione consigliamo di monitorare periodicamente PLOS Biology, rinomato blog di biologia che pubblica praticamente in tempo reale tutte le nuove ricerche.
Lecce, 27 gennaio 2019
Giovanni D’AGATA
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