Inserita in Cronaca il 16/12/2013
da Michele Caltagirone
Favignana, vandali in azione: distrutto ´l´uomo di Cala Rotonda´
Grave atto vandalico a Favignana. E´ andato distrutto il prezioso reperto ritrovato lo scorso mese di agosto sull´isola, uno scheletro umano che risaliva probabilmente all´epoca preistorica e che aveva generato forti curiosità ed interesse da parte di tutto il mondo accademico. Era già stato chiamato "L´uomo di Cala Rotonda". "Tra i vacanzieri - si legge nella nota diffusa dall´ufficio stampa di Legambiente Sicilia - per caso, si trovavano due archeologi romani, che si sono messi a disposizione della Soprintendenza ai beni culturali di Trapani, per organizzare un primo campo di fortuna ed evitare un sicuro danneggiamento dei resti. Nell´attesa dell´intervento dell´antropologo per la datazione del reperto, alcune parti dello scheletro sono state recuperate dai due volontari e quindi, catalogate, registrate e trasportate presso il museo dell’ ex stabilimento Florio. La Soprintendenza dei BB.CC. di Trapani comunicò che gli scavi sarebbero iniziati nel mese di settembre ma, ancora nulla è stato fatto. Oggi quello che è accaduto è sotto i nostri occhi: lo scheletro è andato distrutto e le parti rimaste sono irrimediabilmente danneggiate da vandali". “Da una parte la Soprintendenza che non ha protetto il bene archeologico ritrovato nell’isola, dall’altra l’atto vandalico – dichiara Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia – ci dimostrano quanta strada dobbiamo ancora percorrere per salvare il nostro patrimonio archeologico e naturale. Difendere la nostra storia significa anche tutelare le testimonianze materiali che la raccontano, come lo scheletro di Cala Rotonda: se vengono danneggiate, veniamo danneggiati tutti, se vengono trafugate, veniamo derubati tutti”.
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