Inserita in Politica il 07/10/2018
da Direttore
in casa Libertas si spegne la luce e si perdono quelle che sono le caratteristiche del gioco di squadra
Primi due periodi da dimenticare e poi, dopo il veemente ritorno nella seconda parte della gara, la beffa arrivata a un secondo dalla fine con un “fallo di confusione” fischiato in favore del catanese Murphy che fa 1 su 2 nei liberi e regala, di un sol punto, la vittoria agli etnei. E dire che la Libertas aveva cominciato discretamente bene andando avanti nel punteggio con una bomba di Dragna e un paio di canestri di Manfrè. Fin dalle prime battute, però, gli alcamesi cominciavano a “litigare” con i liberi firmando una percentuale dalla linea per niente degna delle loro possibilità. Catania, spinta da tanta grinta e velocità, mette la freccia grazie all’americano Denis Murphy. I “lunghi” Cuccia e Corsello riescono anche ad arginare bene i centimetri e le doti tecniche di Andrè e Dragna. Così in casa Libertas si spegne la luce e si perdono quelle che sono le caratteristiche del gioco di squadra. Nel caos tattico il Cus ci sguazza, chiude il primo periodo avanti di cinque lunghezze e poi incrementa nel secondo quando viene fuori anche il giovanissimo Elia, classe 2002, rientrato dalla Pallacanestro Trapani. Per lui, in tutto l’arco del match, anche tre triple. Furioso coach Ferrara che nell’intervallo lungo non le manda a dire e il terzo periodo si apre con tutt’altre caratteristiche. La Libertas comincia a mordere in difesa, a cercare e trovare le conclusioni vincenti di Dragna, a far correre Tagliareni e Manfrè, a ottenere punti da Francesco Genovese. Arriva anche il primo canestro in serie C per VladePiarchak, il bielorusso del 2002. Alcamo quasi acchiappa gli etnei e per due volte va in attacco sul -1 commettendo però alcuni errori. I padroni di casa rialzano la testa mentre gli ospiti vengono un po’ rallentati da alcuni fischi arbitrali non proprio favorevoli. L’ultimo periodo parte dal 55 – 48 per il Cus e si prevede un finale da brividi. I ragazzi di Ferrara effettuano l’aggancio e stanno incollati agli avversari per alcuni minuti poi due tiri a salve e affrettati dalla lunga per la Libertas e la bomba più aggiuntivo di Mazzoleni sembrano scavare il solco decisivo. Alcamo non molla, si riporta in parità e recupera palla in difesa, sul 67 pari, a una 45 secondi dal termine: riceve Andrè che penetra da centro e scarica fuori per Dragna, il tiro va fuori e al Cus rimane il tempo per l’ultima azione. Murphy allo scadere si butta dentro, sbatte a un avversario, arriva anche una stoppata apparsa netta ma per l’arbitroè fallo a un secondo dal termine: il colored sbaglia il primo e realizza il secondo. Rimessa in attacco per Alcamo, passaggio lob lungo per Andrè che non ce la fa a recuperare il pallone. Finisce 68 – 67 e il tecnico Vincenzo Ferrara sentenzia: “Se giochiamo così, non andiamo molto lontano. Un arbitro, però, non può decidere una partita”. Per la cronaca alla Libertas sono stati sanzionati tre falli anti-sportivi e un tecnico. CUS CATANIA – LIBERTAS ALCAMO 68 – 67 (19-14, 18-8, 18-26, 13-19) Catania: Cuccia 4, Mazzoleni 7, Vasta 2, Murphy 16, Corselli 2, Lo Faro 7, Arena 2, Elia 15, leone ne, Fichera, De Mauro 3, Jhonson 10. Allenatore: Giuseppe Guadalupi. Alcamo: Farina ne, Genovese L, Nicosia 5, Abbinanti ne, Audino ne, Andrè 7, Piarchak 2, Manfrè 12, Dragna 15, Accardo ne, Genovese F. 18, Tagliareni 8. Allenatore: V.zo Ferrara
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