Inserita in Politica il 21/09/2018
da Direttore
PROVINCE, L’UFFICIO DI PRESIDENZA DELL’ANCISICILIA CHIEDE UN INCONTRO URGENTE AL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
Un incontro urgente al ministro della Funzione Pubblica, Giulia Bongiorno, per definire funzioni, competenze e risorse dell’ente intermedio. A chiederlo è l’Ufficio di Presidenza dell’AnciSicilia che, riunitosi oggi a Villa Niscemi, ha deciso di inviare una lettera al Ministro per conoscere quali misure intenda attuare il Governo per scongiurare il rischio di default delle province. “Lo scorso mese di luglio – spiegano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani - la sentenza (n.168) della Suprema Corte Costituzionale ha fatto finalmente chiarezza dopo 5 anni di confusione legislativa ed amministrativa che ha messo in ginocchio gli enti di area vasta, producendo un proliferarsi di commissari regionali e bloccando l’erogazione di servizi e la realizzazione di interventi in tutta la Sicilia. La sentenza ha, di fatto, ribadito che la riforma è nazionale e non può essere considerata legittima l’applicazione in Sicilia in modo diverso e discriminante dal punto di vista istituzionale, funzionale e finanziario. Adesso è necessario mettere ordine nel caos normativo con l’obiettivo di superare questi sei anni di prolungata incertezza per tornare a garantire i servizi essenziali ai cittadini”. “Per questi motivi – conclude il presidente Orlando – ribadiamo la necessità di superare, attraverso un adeguato confronto con il Governo nazionale e con quello regionale, il quadro finanziario determinato dall’accordo disastroso sottoscritto dagli ex presidenti della Regione e dei Ministri e definire un assetto che consenta all’ente intermedio non solo di scongiurare il dissesto ma anche di determinare con estrema chiarezza ruolo e funzioni”. All’Ufficio di Presidenza, oltre al presidente Orlando e al segretario generale Alvano, hanno preso parte: Luca Cannata, vice presidente vicario, e i vice presidenti Paolo Amenta, Giulio Tantillo e Alessandro Plumeri.
|