Inserita in Cronaca il 28/06/2018
da Direttore
Bombardate le scuole supportate dell’Organizzazione Save the Children - Siria
Siria: Save the Children, bombardate le scuole supportate dell’Organizzazione tra la violenza crescente e 50.000 sfollati nel sud del Paese
Una scuola supportata da Save the Children a Dara’a in Siria e frequentata da circa 536 studenti è stata gravemente danneggiata in un attacco aereo avvenuto poche ore dopo che le lezioni erano state sospese per motivi di sicurezza a seguito dell´escalation delle violenze. Anche un’altra scuola, gestita dal partner di Save the Children Olive Branch, è stata colpita da un attacco aereo e una guardia accorsa per controllare la struttura è morta in seguito alle ferite riportate nell’attacco stesso.
Questa settimana, anche un’aula allestita in una tenda da Olive Branch è stata distrutta durante il bombardamento che ha colpito un campo di sfollati, e la popolazione è stata costretta a fuggire di nuovo. Tutte le 52 strutture educative gestite dai partner di Save the Children nel sud della Siria sono state costrette a chiudere temporaneamente a causa di attacchi aerei diffusi e della crescente instabilità.
Nella scorsa settimana un attacco aveva distrutto varie parti di un "Centro di apprendimento alternativo", che forniva l´istruzione a bambini tra i 3 e i 15 anni. Il centro era un servizio di vitale importanza per la comunità locale essendo di fatto una scuola per l’infanzia e per i corsi di recupero per i bambini che non hanno più la possibilità di frequentare le normali scuole e che spesso hanno perso anni di istruzione a causa del conflitto.
Ci sono notizie di numerose vittime finora a causa delle violenze nel governatorato di Dara´a e i combattimenti si sono spostati vicino all´importante valico di frontiera per il rifornimento di aiuti. Secondo le Nazioni Unite inoltre, almeno 50.000 persone, molte delle quali donne e bambini, sono dovute fuggire dalle loro case e molte altre saranno costrette a farlo nei prossimi giorni.
"Le scuole sono pensate per essere un rifugio sicuro per i bambini, anche in zone di guerra. Questi centri hanno fornito istruzione essenziale a centinaia di bambini vulnerabili, molti dei quali sono già stati costretti a perdere mesi o anni di scuola a causa del conflitto e ora sono ridotti a un cumulo di macerie, ha dichiarato Sonia Khush, Direttore per la Siria di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro.
"I bambini della Siria meridionale stanno affrontando il terrore e l´incertezza a causa dei pesanti bombardamenti in alcune aree e decine di migliaia di persone sono state costrette a fuggire. È essenziale che i civili siano protetti e che le armi esplosive non vengano utilizzate nelle aree popolate, dove i bambini e le strutture su cui fanno affidamento sono più vulnerabili agli attacchi. Se le violenze continueranno, saremo costretti a sospendere i nostri programmi e ad assistere ad altre scuole distrutte dagli attacchi." conclude Khush.
Save the Children chiede un immediato cessate il fuoco, in linea con l´accordo negoziato per il sud della Siria da Russia, Giordania e Stati Uniti proprio l´anno scorso. Tutte le parti devono rispettare il diritto internazionale umanitario e proteggere dagli attacchi le scuole, gli ospedali e le altre infrastrutture civili di vitale importanza. I bambini sono particolarmente vulnerabili quando si tratta di armi esplosive e tutte le parti in conflitto dovrebbero fare un particolare sforzo per proteggerli.
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