Inserita in Cronaca il 22/06/2018
da Direttore
BONIFICA DI RESIDUATI BELLICI - MARINA MILITARE: I PALOMBARI DEL COMSUBIN INTERVENGONO D’URGENZA NELLE ISOLE EGADI IN SICILIA E A TARANTO
In pochi giorni sono stati neutralizzati 64 ordigni esplosivi convenzionali risalenti al primo e secondo conflitto mondiale Segui le novità della #MarinaMilitare live su Twitter: @ItalianNavy #ProfessionistiDelMare
Il 22 giugno 2018 - Oggi si sono concluse due operazioni subacquee condotte dai Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso i Nuclei S.D.A.I. (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Taranto e di Augusta, durante le quali sono stati neutralizzati 64 ordigni esplosi.
L´intervento d´urgenza del Nucleo SDAI in Puglia è avvenuto a seguito della richiesta da parte della Prefettura di Taranto, per rimuovere dal fondo del Mar Piccolo una bombarda della prima guerra mondiale, rinvenuta a 12 metri di profondità ed a 50 metri dalla calata Vasto da una ditta specializzata nella ricerca di tali manufatti, che è stata distrutta dai Palombari in giornata attraverso le consolidate tecniche tese a preservare l´ecosistema marino.
In Sicilia, invece, i Palombari dello SDAI di Augusta hanno operato nell´isola di Favignana (TP), su richiesta della Prefettura di Trapani, per identificare un possibile ordigno esplosivo rinvenuto da un apneista a 10 metri di profondità e 100 dalla costa. Durante l´intervento degli operatori del Comsubin sono stati individuati 3 proiettili di grosso calibro e 60 di piccolo calibro della seconda guerra mondiale, in seguito rimossi e distrutti in un´area di sicurezza individuata dall´Autorità Marittima.
I Comandanti dei Nuclei SDAI di Augusta e Taranto tengono a raccomandare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti con forme simili a quelle di un ordigno esplosivo o parti di esso, di non toccarli o manometterli in alcun modo, denunciandone il ritrovamento, il prima possibile, alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l´intervento dei Palombari di Comsubin al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare.
Questi interventi rappresentano una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità anche nelle acque interne, come ribadito dal Decreto del Ministero della Difesa del 28 febbraio 2017, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione.
Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno recuperato e bonificato un totale di 22.000 ordigni esplosivi di origine bellica, mentre dal 1 gennaio 2018 sono già 10.333 i manufatti esplosivi rinvenuti e neutralizzati nei mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 14.811 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm e 12 ordigni a caricamento speciale.
Con una storia di 169 anni alle spalle, i Palombari del Comsubin rappresentano l´eccellenza nazionale nell´ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità ed in qualsiasi scenario operativo, nell´ambito dei propri compiti d´istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività.
Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato possono essere formarti esclusivamente dal Gruppo Scuole di Comsubin che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze.
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